Salerno, la crisi ‘divora’ un pezzo di storia: chiude edicola al Corso

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‘Ho retto a lungo ora non ce la faccio più’. Sono le parole di Maria De Sio titolare della storica edicola Carini di corso Vittorio Emanuele a Salerno al quotidiano Il Mattino oggi in edicola. Dopo 70 anni di attività tra il sette e il 10 novembre chiude i battenti.  Un pezzo di storia di Salerno inghiottito dalla crisi. L’edicola Carini nasce nei primi anni Cinquanta con il signor Pierino a dare vita alla attività. Con la morte di Pierino sono stati la moglie Maria e i figli Sandro, Lina e Marcella a proseguire il lavoro fin quando è stato possibile. Prima di un giornale si vendevano oltre 100 copie ora 30-35. Un crollo che ha creato un vortice senza via d’uscita. La chiusura dell’edicola storica al corso potrebbe anche aprire un dibattito sulla crisi della carta stampata

13 Commenti

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  • Finalmente, a che diavolo servono i giornali se le notizie ormai circolano in attimo su internet, comprati LIBRI non giornali!!

  • Forse l’edicola ha chiuso anche perché i giornalisti veri oramai sono rari. Visto che si addebita la chiusura alla crisi e non ormai all’utilizzo di internet su tablet e smartphone e per tanto quasi più nessuno acquista quotidiani e settimanali. Con questo non voglio dire che non c’è crisi “magari” ma, è stata indicata una delle poche attività che c’entrano poco con la crisi economica.

  • Con Internet e con gli abbonamenti online vi è meno ridistribuzione del denaro. Abbiamo un grave problema di sopravvivenza del Sistema e i politici devono CORRERE per trovare le soluzioni… Possibilmente non vecchiacci come De Luca o i suoi discepoli.

  • E basta con questa parola che viene utilizzata a sproposito!!! Che centra la crisi (che non esiste) con la chiusura di un’edicola che vende quotidiani e cruciverba??? non fate sempre terrorismo mediatico. Grazie

  • Mi auguro che Internet e derivati faccia la stessa fine dei giornali stampati, compresi anche i social del ca**o.
    Purtroppo siete moderni ma schiavizzati nonchè sfruttati militarmente da 3 o 4 persone che detengono i server delle comunicazioni.

    A me piaceva di più Pierino e la moglie
    In bocca al lupo alla signora.

  • Purtroppo non si può pretendere che le piccole attività vivano all’infinito se non si ammodernano, non si sviluppano su altri canali e se si pretende che invece di una famiglia, ce ne debbano campare 2 o 3. È praticamente impossibile, non è tanto la crisi, è la concorrenza, è la tecnologia, sono le multinazionali (quest’ultima non in questo caso però).

  • ormai c e internet… non è l’unica edicola ad aver chiuso . Ormai in edico si tira avanti solo con qualche quotidiano e qualche rivista . Chiudete prima di accappottarvi 😉

  • parlate tutti a sproposito… vero è che internet ha tagliato le gambe a questo settore, ma è anche vero che non si vendono più solo i giornali ma anche film, enciclopedie, dvd, raccolte di figurine… resistono ancora i calciatori ma anche lì c’è stato un calo drastico…
    le edicole debbono trasformarsi, adeguarsi, aprirsi a nuovi scenari, con un nuovo ruolo nell’economia del quartiere di riferimento… è brutto dirlo, ma è così…
    PS: ex edicolante fuggito dall’italia

  • E di quella di via Lorenzo cavaliero sul carmine????
    Quella non era storica?????
    Come mai nessuno ne ha parlato???
    Bha……..

  • Da alcuni commenti sopra, devo dedurre che sono tutti professori, si vede che sono o tutti campatori oppure non pagano tasse. Vorrei vedere poi quando le città chiuderanno, la zezzenella finirà pure x loro.

  • l informazione è un servizio pubblico
    le edicole dovrebbero avere un sostegno pubblico.
    in poche parole:
    perchè i giornali devono avere i finanziamenti , per far campare alla grande i direttori vicedirettori ecc.ecc. che quasi sempre sono schierati e portavoce dei partiti , e un povero cristo che si alza alle 4 la mattina e fà una vita di m… non deve avere nessun aiuto?

  • Si chiama evoluzione non crisi. Non puoi aprire un attivita’, non aggiornarti coi tempi e sperare di fare sempre i soldi.
    Non mi sembra che oggi vendano film ancora in videocassetta…

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