Nello specifico l’ordinanza prevede:
L’obbligo per tutti gli utenti nel territorio del Comune di Maiori di conferire i rifiuti urbani indifferenziati ed i rifiuti riciclabili esclusivamente nel rispetto delle modalità e dei termini stabiliti.
Il divieto, nell’intero territorio, di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e comunque in luoghi diversi da quelli stabiliti per la raccolta dei rifiuti urbani ed al di fuori degli appositi contenitori.
Il provvedimento modifica e integra le disposizioni indicate nelle ordinanze che disciplinano il conferimento dei rifiuti (numero 3 del 10.01.2017: “Raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche. Modalità e calendario dei conferimenti”; numero 40 del 10.09.2019: “Conferimento rifiuti prodotti dalle utenze commerciali. Orari, modalità e frequenza calendario in vigore dal 16.09.2019”). Le modifiche riguardano esclusivamente le parti relative l’abbandono di rifiuti e materiali su strada sull’intero territorio comunale e relativi aspetti sanzionatori, non specificatamente disciplinate nelle ordinanze precedenti.
Le suddette modifiche non comportano alcuna variazione al calendario di conferimento rifiuti delle attività commerciali e delle utenze domestiche, attualmente in vigore.
Il divieto di abbandono è esteso a tutte le imprese, Enti e attività che depositano, scaricano e abbandonano rifiuti e materiali, anch’essi rifiuti.
Le sanzioni
Per chi abbandona o deposita rifiuti o li immette nelle acque superficiali o sotterranee si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3mila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.
Per chiunque insozzi le pubbliche vie sarà comunque applicata la sanzione minima di 500 euro.
Chiunque viola i suddetti divieti è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi. Chi non ottempera all’ordinanza del Sindaco è punito con la pena dell’arresto fino a un anno di reclusione.
Fonte Il Vescovado