Luigi Di Maio, capo politico del M5S, rilancia un vecchio cavallo di battaglia: «No aperture 7 giorni su 7». Nella sostanza Di Maio – come scrive Il Mattino – ha detto: «Dobbiamo andare avanti come governo nella tutela delle persone che lavorano, come nel caso dei lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali che, a causa delle liberalizzazioni, sono sprofondati nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commerciali, rimanendo aperti 12 ore al giorno e 7 giorni su 7».
L’intesa prevedeva 26 aperture domenicali l’anno, più altre otto da stabilire insieme alle regioni – per le 12 Festività nazionali. Le serrate non riguardavano i negozi di vicinato, proprio per ridare linfa ai centri storici e venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese.