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«Sono morta anche io» la lettera della mamma dell’assassino del pizzaiolo

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“Signora Elvira, sono la mamma di Vincenzo. Forse lei, in questo momento così difficile, non avrà voglia di ascoltarmi, ma sono una madre anche io, una mamma morta, morta completamente… mi aspettavo ancora tante cose brutte da questa mia vita, piena di problemi, ma mai pensavo ad una cosa del genere.

Porterò per sempre, dentro di me, questa tragedia. Non ho parole per lei, suo marito e le sue figlie: oggi, quando penso che mio figlio è arrivato al punto di distruggere la vita di un ragazzo e della sua famiglia, non riesco a capire come sia stato possibile, è una disgrazia completa, per tutti”. E’ quanto scrive in una toccante lettera la mamma di Vincenzo Galdoporpora, M.E., direttamente dal Brasile. Lo riporta Le Cronache che rilancia la missiva  invitata all’emittente cilentana StileTV.

Il figlio Vincenzo Galdoporpora è accusato di aver ucciso Francesco De Santo. Galdoporpora avrebbe affondanto più volte un fendente nel corpo del giovane pizzaiolo Francesco De Santo.

“Enzo poteva fare una rapina, spacciare droga, ma mai immaginavo che potesse commettere un omicidio. La droga gli ha distrutto il cervello: da cinque anni piango, al telefono, chiedendo aiuto per lui, dicendogli di smettere con la droga e di curarsi. Non so se, poi, riuscirò davvero a guardarlo in faccia per chiedergli: perché hai aggredito Francesco?

Che ti ha fatto di tanto grave per scatenare tutto questo ed arrivare ad ucciderlo? Lo conoscevo benissimo anche io, quante volte abbiamo mangiato la pizza insieme, a Capaccio. Perché erano in quel bar insieme? Forse non è il momento di parlare di questo, ma qui a Rio de Janeiro, ad 8mila km di distanza, non riesco a capire e mi dispero, perché non posso parlare con lui e comprendere bene”

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