Permettere alle persone di imparare a riconoscerlo, di smascherarlo e rifiutarlo è l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione contro notizie fake e linguaggi fortemente indirizzati alla contrapposizione. Riuscire a bloccare questo linguaggio, che appartiene soprattutto ma non solo alla rete, è possibile consentendo alle persone di riconoscerlo e non esserne vittima.
Un tema sicuramente rilevante quello dei linguaggi d’odio e il sempre più incalzante fenomeno dello hate speech spesso hanno generato fake news congegnate allo scopo. Nel suo uso più comune Hate Speech è quell’insieme di comportamenti – verbali e non verbali – o atteggiamenti e gesti che incitano alla violenza o risultano discriminatori di un gruppo (o di un singolo appartenente a un gruppo) sulla base di principi etnico-razziali, politico-religiosi, di orientamento sessuale, etc., che prolifera nella rete ma viene sempre più spesso riportato e invade anche media più tradizionali. Ad allarmare è anche il fatto che in parte gli utenti tendono a sottostimare gli effetti concreti sulla realtà di ciò che avviene in rete.
La partecipazione a Spot School Award è riservata a studenti, neodiplomati-laureati, giovani creativi fino ai 29 anni, come previsto dal regolamento, che possono inviare le loro campagne e proposte creative e vincere l’ambitissimo Gran Prix, i premi di categoria, incontrare e partecipare ai workshop e seminari di rilievo organizzati con professionisti affermati.
Patrocinato fin dalla prima edizione dal Senato della Repubblica, Rai Pubblicità, e dalle maggiori Associazioni di categoria, Spot School Award ha rivelato numerosi giovani talenti consegnando oltre 270 premi a scuole e studenti e superando le 10.000 campagne sociali.