Con ordinanza, i giudici hanno prosciolto Canfora, difeso dall’avvocato Gaetano Paolino, ma anche i dirigenti di Palazzo Sant’Agostino Gerardo Bellino (Risorse Umane) e Marina Fronda (Settore Finanziario). I fatti risalgono al 2014, quando fu nominato il direttore generale dell’ente. Nomina contestata dall’opposizione di centrodestra, tanto da generare un esposto alla Corte dei Conti.
Il contenzioso che ne è nato ipotizzava l’illegittimità della nomina per difetto di titoli, e quindi il conseguente danno erariale riferibile agli anni 2014-2017, per un totale di oltre 273mila euro. In pratica l’intero periodo in cui il direttore generale è rimasto in carica.
La Corte, però, ha ribaltato le tesi della Procura, riconoscendo che la decisione di Canfora di nominare un direttore generale rientrava nelle sue prerogative nel quadro di norme allora vigente, non ha violato il patto di stabilità interno e proprio per questo non si può configurare a suo carico la colpa grave. Inoltre, il professionista incaricato vantava un’esperienza lavorativa pluriennale sufficiente a giustificare la nomina.
fonte Liratv.com(Andrea Siano)