L’evento ha avuto l’obiettivo di presentare il progetto europeo DARE – Day One Alliance for Employment (https://www.salernoconfartigianato.it/dare-day-one-alliance-for-employment/), co-finanziato dal fondo EEA and Norway Grants e che vede il coinvolgimento di dieci organizzazioni di sette diversi paesi Europei (Italia, Grecia, Cipro, Portogallo, Austria, Lituania e Polonia). L’Italia è rappresentata da Confartigianato Salerno. L’obiettivo è rafforzare la cooperazione transnazionale per affrontare le sfide europee nel settore dell’occupazione giovanile.
Confartigianato Salerno si occuperà nello specifico dell’organizzazione di due laboratori su auto-imprenditorialità e pianificazione della carriera rivolti a 450 NEETs della Campania.
Gli assessori hanno accolto con favore l’iniziativa che ben si allinea alla nuova legge sulle politiche giovanili della Regione aggiornata dopo ben 27 anni, e che avvicina finalmente la Campania alle Politiche Giovanili europeiste. Numerose sono le iniziative rivolte ai NEET, ma anche a chi studia e ai liberi professionisti. L’attenzione è rivolta, non solo alla formazione, ma anche ad un rinnovato sistema di certificazione delle competenze che prevede il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti anche in contesti non formali ed informali.
Ma la strada per l’occupazione giovanile al Sud è ancora in salita. La vicepresidente di Confartigianato Salerno, Franca Maresca, ha evidenziato i dati allarmanti dell’ultimo rapporto Svimez sul Mezzogiorno che fotografa un Sud in stallo, a causa di una continua emorragia dei giovani. Dall’inizio del nuovo secolo hanno lasciato il Sud in 2 milioni, la metà dei quali under 34, e le proiezioni sono ancor più drammatiche.
Per cui ben vengano iniziative come il progetto Europeo DARE e il contributo di Confartigianato Salerno per stimolare sinergie virtuose tra istituzioni, associazioni giovanili e imprenditori per contrastare la catastrofe annunciata dallo Svimez e far ripartire il Sud.