E, durante la sua ultima visita a Napoli, si è potuto toccare con mano il livello a cui si è arrivati. Il sito del Corriere della Sera è, infatti, scovare in rete un video amatoriale che riprende gli attimi concitatissimi in cui un esponente della sinistra italiana ha cercato “il contatto fisico con l’ex ministro dell’Interno”. Fortunatamente la scorta del leader leghista è stata tempestiva a intervenire e ha evitato che l’aggressore riuscisse nell’attacco. Lo scrive IlGiornale.it
Un paio di giorni fa, prima che Salvini arrivasse a Napoli, il capoluogo campano si era riempito di scritte offensive e insulti. Lo slogan “Salvini, Napoli ti schifa” era apparso per le vie della città (guarda la gallery).
“Odia la Lega”, incitavano altri esagitati. Tra i luoghi colpiti dai vandali anche l’esterno del cinema Metropolitan, nella zona più chic di Napoli, la riviera di Chiaia. Qui alcuni ignoti hanno deturpato la facciata dell’edificio storico usando la vernice spray nera.
In Campania il leader leghista è tornato per dare l’avviso di sfratto a il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. “Dobbiamo liberare la Campania – ha annunciato, nei giorni scorsi, l’ex numero uno del Viminale – dai tre moschettieri sfigati: Luigi Di Maio, Vincenzo De Luca e Luigi de Magistris”. Le elezioni si terranno l’anno prossimo, ma già adesso il clima si sta facendo rovente.
Nel video, che ha subito fatto il giro del web, si vede molto bene il momento in cui Salvini viene avvicinato da un esponente della sinistra italiana. L’esagitato, dopo aver riversato contro il leader leghista urla e insulti in dialetto, prova ad attaccarlo fisicamente buttandosi contro di lui. Un attacco che si consuma nel giro di meno di un minuto ma che avrebbe anche potuto finire molto male. Fortunatamente, come si evince dal filmato, gli uomini della scorta si sono dimostrati veloci nell’intercettare l’aggressore e a neutralizzarlo.
L’attacco subito da Salvini la dice, comunque, lunga sul clima d’odio che la sinistra, i centri sociali e la rete antagonista sta montando contro di lui. Non passa un solo comizio senza che i no global non protestino e inscenino picchetti (molto spesso violenti) per non farlo parlare. Le minacce e gli insulti, insomma, sono all’ordine del giorno. E in passato non sono nemmeno mancati gli assalti (anche dinamitardi) alle sedi del Carroccio. Ora, però, i violenti hanno fatto un ulteriore (pericolosissimo) passo in avanti: sono, infatti, passati all’attacco fisico. Avanti di questo passo non si può sapere dove si arriverà.
Fonte IlGiornale.it