Intanto l’esponente di Forza Italia e vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, non si sbilancia: sull’ipotesi di essere candidata del centrodestra commenta: “E’ un discorso prematuro, si vota a maggio, bisogna essere pronti a ogni sfida. Governare quella terra è una sfida enorme, chi fa politica non può tirarsi indietro di fronte a eventuali sfide”.
“Candidata per gentile concessione di Salvini? Sono commossa ed emozionata”, ha notato ironica Carfagna a Linkiesta Festival, confermando di aver incontrato “ieri sera” Silvio Berlusconi. mie critiche al partito e alla sua linea politica non sono contro di te, ma a difesa delle radici culturali di Forza Italia e dei valori della discesa in campo del ’94… Venerdì sera, ad Arcore, Carfagna è ospite a cena di Silvio Berlusconi. Poco prima il Cav aveva incontrato per circa tre ore il coordinamento nazionale del partito guidato da Antonio Tajani per ribadire che il Conte bis è arrivato al capolinea ed è meglio andare al voto. In questi giorni si sono circolate le voci di un possibile strappo dell’ala antisovranista azzurra con il fantasma di Matteo Renzi sempre più incombente.
L’ex ministro, apprende l’Adnkronos, avrebbe ribadito ancora una volta che i suoi j’accuse a Fi non riguardano affatto Berlusconi e la sua leadership, che lei non andrà mai con Matteo Ranzi, ma così non si può andare avanti, perché il processo di ‘salvinizzazione’ del movimento azzurro è ormai quasi compiuto e bisogna cambiare subito rotta. L’ex premier, riferiscono, avrebbe ribadito le ragioni della sua scelta di andare in piazza San Giovanni a manifestare contro il governo giallorosso con gli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, sottolineando che in quella occasione si è ricostruito il centrodestra.
Carfagna avrebbe spiegato i motivi, invece, della sua assenza, mettendolo in guardia da una coalizione troppo schiacciata sulla destra estrema. Io voglio che Forza Italia resti nel centrodestra, perché questo è e resta il mio campo politico, ma deve starci con la schiena dritta, rivendicando le differenze di sensibilità e di identità, avrebbe detto la vicepresidente della Camera, convinta che Fi potrà rilanciarsi dal 5% attuale in Umbria solo smarcandosi da Lega e Fdi.
Fonte Quotidiano del Sud