ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
«In una sera come tante, come da oltre 60 anni, si è ripetuto il rito di chiusura dell’edicola di Pierino. Stessi gesti ripetuti con costanza nel tempo ma che in una sera diversa dalle altre avevano il sapore amaro del dispiacere: avrebbe significato la chiusura della storia lavorativa di tutta la famiglia Carini.
Per tale motivo a noi figli Alessandro, Lina, Marcella e Lucia è sembrato doveroso ringraziare e salutare tutti i nostri clienti dal primo all’ultimo, ad uno ad uno, per l’affetto che hanno sempre dimostrato, prima per il nostro caro padre poi per la nostra madre e per noi.
Ringraziamo tutte le redazioni giornalistiche salernitane, il Presidente dell’Ordine ed i giornalisti che hanno sempre avuto attenzione e rispetto per la nostra edicola. Ringraziamo nostra madre che nonostante la sua età, ha voluto continuare la passione di un marito che ha dedicato la vita alla famiglia ed al lavoro.
Infine un grazie ai nipoti: Francesca ed Alessandra che hanno trovato sempre il tempo per aiutare i nonni, e ai più piccoli che provavano ad imparare. Un grazie particolare va all’amico di famiglia, Gigi, sempre pronto a prodigarsi per dare il suo aiuto.
Sappiamo bene che l’e-commerce non potrà mai sostituire la gentilezza e la disponibilità di un padre che non perdeva mai occasione di sottolineare come il cliente dovesse essere trattato con il massimo rispetto perché aveva scelto noi per comprare un prodotto che avrebbe potuto ritrovare, identico, in decine di edicole.
Purtroppo con l’avvento del digitale si è avvertita la crisi della carta stampata, ma mentre le leggi hanno tutelato tutti gli anelli della catena del settore, hanno pero dato poca attenzione proprio all’ultimo anello, dietro il quale vivevano delle famiglie. L’EDICOLA.
In ogni caso senza grossi profitti avremmo continuato, consapevoli che più che una attività, l’edicola storica di “Pierino” svolgeva un vero e proprio servizio pubblico per la città. E così chiude l’attività di una famiglia cresciuta, orgogliosamente con le mani sporche di carta stampata ma con l’eredità di una ricchezza infinita: quella che non si tira fuori dalle tasche ma dl profondo del cuore».