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A Salerno un premio per ‘Terra Mia. Il film ‘anticamorra’ respinto da Venezia

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“Un grazie di cuore al Festival Internazionale del cinema di Salerno. Dedico il premio ricevuto ai militari italiani feriti in Iraq. A quei ragazzi che difendono i valori della pace e della libertà lontani dal nostro Paese. Sono certo di interpretare la volontà di tutti i protagonisti del film”. Così Ambrogio Crespi regista di ‘Terra Mia, non è un Paese per Santi’ premiato alla settantatreesima edizione dell’evento di Salerno.

“Nei lavori che metto in campo – sottolinea – provo a dare voce agli eroi silenziosi, ai rappresentanti dello Stato che reagiscono alla criminalità. Agli eroi  di tutti i giorni che sono i veri esempi da seguire. Nei ragazzi che indossano la divisa vedo questi esempi ed a loro, allora, dedichiamo questo riconoscimento”. La pellicola ha ottenuto il ‘trofeo di categoria’ nella sezione documentari.

Sul palco con Crespi sono saliti lo sceneggiatore Niccolo’ Crespi ed il giornalista Gaetano Amatruda. Presente anche Benedetto Zoccola, testimone di giustizia ed uomo di coraggio. Il nastro racconta l’impegno di donne ed uomini ‘normali’ contro la criminalità, la camorra e la Ndrangheta, e per costruire la speranza.

Nel film, di Index Production, Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca (paese calabrese) Mimma Cacciatore, il testimone di giustizia Gaetano Saffioti, il giornalista d’inchiesta Michele Inserra, il comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabinieri ucciso dall’Ndrangheta ed il prete anticamorra Don Luigi Merola.

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