La regione dove il servizio costa meno è il Trentino Alto Adige (190 euro l’anno), dove però si è registrato l’aumento più elevato a livello regionale (+3,9%) dopo la Basilicata (+7,9%). A livello comunale invece i due estremi sono al sud: Catania la città più cara (504 euro l’anno), Potenza la più economica (121 euro).
I dati sono il frutto dell’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. E’ stata presa come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati.
Le regioni in cui la Tari è diminuita nel corso dell’ultimo anno sono davvero poche: il Lazio (-2%, con Roma che cala del 4,1%), l’Emilia Romagna con un -0,8%, le Marche (-1,4%), la Sicilia (-1,3%) e la Valle d’Aosta, dove la diminuzione è stata la più consistente con il -2,3%. Chiude la Campania con -0,2%, dato poco consolante dal momento che la regione è ancora la più cara d’Italia con una tariffa media annua di 421 euro.
L’indagine ha tenuto conto anche della percezione che hanno i cittadini: due su tre (il 68,2%) ritengono di pagare troppo. E tra le prime quattro regioni, tre sono del sud: Sicilia (83,4%), Umbria (80,2), Puglia (79,2) e Campania (78,4). Solo il 28,2% degli italiani pensa che la tariffa sia adeguata al servizio, con punte del 66% nella provincia autonoma di Bolzano, 48% in quella di Trento e 43% della Lombardia.
Interessante anche l’analisi che è stata fatta sulle carte dei servizi. Si tratta di documenti molto importanti, con i quali l’amministrazione e l’azienda si prendono impegni nei confronti dei cittadini, cartine di tornasole anche per valutare la trasparenza nei confronti dei contribuenti. Quello che emerge è sconfortante: solo 6 comuni su 10 l’hanno elaborata o resa disponibile.
Un Comune su tre non spiega neanche quale tipo di raccolta effettua e solo metà si prende impegni sulla frequenza della raccolta. Ancora più raro (meno della metà, il 47%) è che i cittadini possano sapere quanto spesso vengono igienizzati i cassonetti, pulite le strade (37%) o svuotati i cestini per strada (25%).
Meno della metà delle carte dei servizi spiegano ai cittadini se il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti è gratis o a pagamento ma, perlomeno, quasi tutte forniscono informazioni su come smaltire in modo corretto alcuni rifiuti particolari come i Raee, gli oli esausti o le batterie scariche.
I DIECI CAPOLUOGHI PIÙ CARI
Capoluogo | Tari 2019 |
Catania | 504 € |
Cagliari | 490 € |
Trapani | 475 € |
Benevento | 471 € |
Salerno | 467 € |
Napoli | 455 € |
Reggio Calabria | 443 € |
Siracusa | 442 € |
Agrigento | 425 € |
Messina | 419 € |