L’uomo e la donna si erano conosciuti in una chat di incontri e tra i due era esploso un amore decisamente morboso, soprattutto da parte di lei, disposta ad accettare qualsiasi richiesta del compagno, persino quella più assurda e atroce: farle violentare le figlie come condizione per convolare a nozze. Anche a questa richiesta – alla quale, per logica, sarebbe dovuta seguire un’immediata denuncia – la donna ha dato il suo consenso. L’uomo è stato arrestato dalla polizia e condannato a un anno e quattro mesi di reclusione. La donna, al momento, non ha ricevuto una condanna ma rischia l’imputazione per aver fatto da complice al compagno.
Fonte Fanpage
per quanto mi riguarda la cosa assurda è che lui sia stato condannato e la madre no. Lui ha proposto questa bestialità, ma se la madre, e sottolineamo madre, ha detto sì, ha concesso le figlie, le ha vendute. Se la madre avesse detto no, allora si sarebbe trattato “solo” di una proposta oscena e un “tentativo di reato”, ma il fatto che abbia acconsentito è proprio quello che ha generato la violenza. Quindi è la madre che dovrebbe avere la pena maggiore, oltre che la perdita della patria potestà. Sarà che siccome è donna allora non è reato? “avrà avuto i suoi motivi psicologici”? non prendiamoci in giro. Dove sono le femministe metoo sempre pronte a crocifiggere gli uomini? sono occupate a denunciare presunte violenze di trent’anni fa?
Un anno e quattro mesi? Qui li danno a chi butta le cicche di sigarette sulla testa dei vicini. E che condanna è?
avrebbero dovuto mettere l’uomo in un recinto di maiali neri affamati, e la z..della madre in un locale senza uscita pieno di topi affamati.
Chemical castration, permanent,