Proprio ieri dai famosi Archi di Via Arce sono cadute alcune pietre che hanno costretto le forze dell’ordine ed i Vigili del Fuoco a chiudere temporaneamente via Velia per eseguire opere di spicconamento e messa in sicurezza.
In merito l’Assessore Willburger è stata chiara: “Il Monumento non è lasciato a se stesso ed è un’altra realtà che sto personalmente prendendo a cuore. Abbiamo incontrato nei giorni scorsi la Sovrintendenza che si è dimostrata in merito molto disponibile”.
“Bisognerà eseguire una attenta ispezione per valutare lo stato reale delle cose ma i nostri ingegneri sono già all’opera per stabilire come intervenire. Andrà stipulato – aggiunge – un protocollo d’intesa tra Comune e Sovrintendenza per trovare i fondi economici necessari per la salvaguardia e la messa in sicurezza del luogo”.
Ma attrazione turistica di che? Ma chi cazz l’adda venì a verè sti 4 pret e mmerd?
Ma perché non lo si demolisce x la tutela di tutti?
Senza parole… so tutti protagonisti…!
Certo come no! Lo si è visto quando è stato fatto il trincerone che è stato tagliato di netto. Questo per dire quando PULCINELLA dice che Salerno non ha l’arte di altre città.
….”può diventare un’attrazione turistica tanto da pensare di creare degli itinerari ad hoc in cui sia compreso”….
In verità, sarebbe già unì’attrazione turistica. Ho visto spesso turisti, fotografarli.
Qualcuno dirà :- ma dove sono ‘sti turisti? Beh, quei pochi che ci sono, trovano gli archi dell’acquedotto, molto interessanti.
La verità è che non siamo in grado di apprezzare e siamo pure ignoranti!
Ma ti rendi conto di quello che scrivi o no ?
Ecco, quelli come Alessandro meriterebbero di svegliarsi ogni mattina ad Avellino.
Sono d’accordo con Alessandro! Anzi dirò di più: per risolvere il problema del parcheggio in centro a Roma propongo di radere al suolo il Colosseo.
Quanti commenti fuori luogo!!
L’acquedotto medioevale di via Arce non merita gli apprezzamenti negativi, specialmente dopo i tanti affronti subiti nel corso degli anni, allorché, a seguito di scellerate concessioni edilizie, sono stati costruiti quasi a ridosso di quegli archi dal valore storico e testimoniale numerosi edifici che hanno quasi interamente annullata la possibilità di vederli nella loro intera continuità.
Il monumento, pur sminuito da una simile inconcepibile circostanza, mantiene tuttora la sua validità legata al periodo storico in cui ha visto la luce. Corre ora il rischio che incuria e assenza di manutenzione possano assestare un altro colpo mortale alla sua integrità. Ben venga quindi l’annuncio che l’amministrazione interverrà per mettere almeno in sicurezza il vecchio acquedotto.
Si accolga con plauso la notizia, piuttosto che ripetere ottusamente che sarebbe meglio abbatterlo e raderlo al suolo, come un rudere inservibile.