Le Fiamme Gialle hanno notificato i provvedimenti a 26 soggetti nella loro qualità di rappresentanti legali di società o di titolari di altrettante ditte individuali operanti in diverse province del territorio nazionale, ritenuti responsabili del reato di “indebite compensazioni”.
Le indagini, dirette dai Sostituti Procuratori dott. Davide Palmieri e dott.ssa Anna Chiara Fasano e condotte dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Nocera Inferiore, hanno permesso di individuare due soggetti residenti nell’area vesuviana che avevano messo in atto una vera e propria frode fiscale al servizio di compiacenti imprese consistente nella artificiosa creazione di false compensazioni tributarie utilizzate per ridurre, illecitamente, i propri debiti tributari.
Gli accertamenti condotti dai Finanzieri hanno messo in luce un meccanismo che, pur nella sua semplicità applicativa, si è rivelato estremamente insidioso per gli interessi erariali.
Gli indagati, infatti, mediante la presentazione di modelli di pagamento F24 effettuata attraverso i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate e contenenti l’attestazione dell’esistenza di crediti inesistenti nei confronti dell’erario, riuscivano a compensare quasi integralmente i rispettivi debiti tributari, inducendo in errore l’Agenzia delle Entrate che, in questo modo, riconosceva la compensazione, cancellando i ruoli e revocando i conseguenti provvedimenti di accertamento.
L’operazione conferma l’importanza e la centralità delle attività di indagine in materia tributaria, che consentono di contrastare l’evasione fiscale e di recuperare, mediante gli strumenti del sequestro e della confisca, le ingenti risorse che gli evasori sottraggono all’intera collettività.