A pochi mesi dall’incomprensibile provvedimento che negò agli sportivi salernitani – salvo tardivi ripensamenti – la possibilità di recarsi a Cosenza a bordo della propria autovettura per assistere ad un incontro sportivo, ancora una volta siamo costretti a registrare l’inadeguatezza di chi gestisce l’azienda-calcio, per fatturato terza realtà produttiva del paese, limitando gli accessi agli stadi ed impedendo una normale fruizione del prodotto.
Come è noto, in occasione della prossima gara da disputarsi a Castellammare di Stabia, il G.O.S., deputato alla vigilanza sui servizi di sicurezza in occasione delle partite di calcio, ha limitato la vendita dei biglietti per accedere al settore ospiti del Romeo Menti ai soli residenti nel Comune di Salerno, corrispondentemente vietandone la vendita a chiunque altro. La straordinaria misura ha suscitato, per la sua enormità, vaste critiche, tanto da imporre – così si è letto sugli organi di stampa – un immediato retro-front. Tuttavia, la singolarità del provvedimento induce ad alcune brevissime considerazioni, di cui – si spera – tutti possiamo fare tesoro.
1) in primo luogo, se un simile comportamento fosse stato assunto da un tifoso, questi sarebbe stato certamente sanzionato con un d.a.s.p.o., per evidente discriminazione territoriale.
2) In secondo luogo, chi ha un minimo di conoscenza delle dinamiche che si manifestano a corollario di una partita di calcio sa perfettamente che si trattava di un divieto incongruo, inutilmente vessatorio e probabilmente adottato al solo fine di ridurre quanto più possibile l’afflusso del pubblico allo stadio;
3) La gravità dell’accaduto si apprezza se solo si considera che il provvedimento limitava le libertà costituzionali di ogni cittadino, in assenza di qualsiasi reale esigenza di tutela della pubblica sicurezza.
4) l’immediato annullamento della pesante misura ha dimostrato la sua palese abnormità.
5) E’ intollerabile che provvedimenti di tale gravità non siano resi pubblici nel loro esatto contenuto documentale, costringendo i potenziali destinatari ad apprendere frammentarie notizie dalla stampa o da soggetti privati che, a diverso titolo, si interessano alle vicende.
Il Salerno Club 2010 invita il sistema calcio a riflettere sull’accaduto e ad impegnarsi affinché simili sconcertanti episodi non si ripetano. Per tali ragioni, è solidale con le altre componenti della tifoseria e, pur se a malincuore, si asterrà dal partecipare alla trasferta di Castellammare di Stabia.
i gastronomici c’hanno sempre un direttore che li porta in serie A!!!! Ma p piacer!!!
Non fate i monelli che poi vengono Fabiani e de Luca e vi sculacciano.
Meno male piu ‘ ultras meno gitanti
Però che p….le , peccato che non riservate tanta determinazione con i padroni della Salernitana!!!!
A Castellammare non ci sono ristoranti? Ma la squadra non si segue sempre e comunque? Mmmhhh, trasferta non stimolante
Ma io ancora non ho capito , ma da quando hanno voce in capitolo questi club. La gestione del direttivo dovrebbe essere in mano agli ultras? Sempre più convinto che oggi bisogna seguire da soli. In casa e fuori.
Forza Salernitana
ricordo nel 94, ci tirarono di tutto dai balconi durante la partita,ma il settore ospiti era stracolmo…altri tempi altri ultras,oggi si va in massa solo a bari e reggio…siberiano cosa ti stai perdendo,hanno distrutto quello che tu avevi creato
Onore ai 250 ultras che oggi vanno a Castellammare, gli altri sono solo buoni a fare scampagnate. Salerno club venduti al centouno per cento.
Ancora parlan chist….ma chi vi crede più?… solo gli stolti!
Sicuramente nell’interland Stabiese non potranno andare a mangiare facilmente in qualche ristorante! Ecco spiegato il motivo.
Vista la penuria di ristoranti di qualità nei paraggi, la possibilità di essere barbaramente percossi, il rischio di ammaccature ed atti vandalici alle proprie autovetture, riteniamo opportuno disertare. O mangiano tutti o nessuno