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Luci, manca piano. Vigili vanno in strada, Rispoli: ”Saremo 100 al giorno”

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Saranno 100 i vigili urbani in strada oggi ed in ogni week end delle Luci “almeno fino a quando non ci sarà sottoposto, dal Comandante, il piano puntuale che risulta essere in via di elaborazione” spiega il sindacalista CSA-Fiadel Angelo Rispoli. Piano dal quale si evincerà l’impegno richiesto al Corpo di Polizia Municipale anche in forza dell’indirizzo dettato dalla Prefettura per l’impegno notturno. “Siamo in forte ritardo anche rispetto allo scorso anno: non conoscendo i dettagli del piano, con le Luci sono accese abbiamo allora assunto un atto di responsabilità proponendoci di ripetere il modello di organizzazione adottato in occasione delle manifestazioni dei Defunti”, spiega il sindacalista.
I motivi per cui, ad oggi, il piano non è stato adottato sono molteplici. Il principale, però, riguarderebbe la mancata adozione da parte dell’Amministrazione comunale della Delibera degli obiettivi strategici, presupposto per la redazione del piano. Altro aspetto poco chiaro riguarda i ventitrè vigili urbani stagionali già entrati in servizio che, seppure “animati da massima voglia di lavorare e da grande spirito di adattamento”, non sono dotati delle “necessarie armi per poter svolgere servizio esterno, così come statuisce il regolamento comunale di Polizia Municipale”. Situazione che tutti conoscono e che tutti tollerano in nome del buon funzionamento del servizio in un periodo cruciale per la città, per i suoi residenti e per le migliaia di visitatori. Altro motivo che non permetterebbe ancora la redazione del piano è l’incertezza circa il computo dei 56 nuovi vigili urbani scaturenti dalle graduatorie finali del ‘concorsone’ della Regione Campania. “Non sappiamo quando entreranno in servizio: di certo nel primo periodo si tratterà di tirocinanti – figura tra l’altro non prevista dal Codice – senza alcun potere operativo, alla stregua di quanto succede per gli infermieri in formazione nei reparti che, in autonomia,  non possono applicare neppure una flebo”. Rispoli conclude: “De Luca, da sindaco, avviò una battaglia per scorporare i fondi necessari al funzionamento dei servizi della polizia municipale dai vincoli del patto di stabilità. Quella era la strada giusta
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