Il V° Congresso Internazionale sull’Autismo si è articolato in sedute plenarie, lectio magistralis, sessione poster e workshop, per un confronto aperto e integrato sulla tematica dell’autismo.
Presenti docenti, esperti, medici, psicoterapeuti, assistenti sociali, sociologi, pedagogisti , affinchè le tecniche , le terapie non restino puro esercizio di esperimenti diagnostici e terapeutici per stilare protocolli, ma per un’ umanizzazione della diversità, che diventi sempre più consapevolezza anche collettiva della difficoltà di autonomia, gestione, vita di un bambino , di un ragazzo, di un adulto “autistico” appunto.
Le esperienze di Mariateresa Sindelar, Eduardo Seminara in Argentina, Denise Smith di Angela Laganà, di Nigel Newbutt e di tutti gli esperti lasciano tutti entusiasti. Esistono anche percorsi museali creati per far sì che anche l’arte, come fruizione della bellezza, sia accessibile a chi vive una difficoltà soprattutto comunicativa.
Dal Canada, dall’Argentina, dall’Abruzzo, come dalla Sicilia,dalla Lombardia, dagli Stati Uniti, e dall’Inghilterra questo evento, accreditato a tutte le figure sanitarie all’ordine degli assistenti sociali e al MIUR, ha ospitato più di trenta relatori, ricercatori, BCBA-D, Neuropsichiatri, per rafforzare la cooperazione scientifico-culturale tra diversi Paesi, il cui elemento trainante di questa ipotesi di sviluppo è il tema dell’Autismo in generale e nei suoi aspetti metodologici e scientifici. Anche una scuola pilota della città di Salerno , l’I.C. “Rita levi Montalcini” sta sperimentando metodologie e attività per bambini e ragazzi autistici con maestre, famiglie, esperti in un confronto utile e necessario, ma soprattutto umano.
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