Da ottobre in poi, all’indomani del successo di Livorno con cui s’era chiuso il mese di settembre, la Salernitana ha incamerato soltanto 5 punti in 7 incontri (meno di 1 di media ad allacciata di scarpe). L’unico successo ottenuto in questo periodo di tempo è quello con la Virtus Entella (2-1), giunto il 2 novembre scorso all’Arechi.
Per il resto Di Tacchio e soci sono andati incontro a 2 pareggi (con Frosinone e Perugia) e a 4 sconfitte esterne. Dopo le 3 affermazioni consecutive a Cosenza, Trapani e Livorno, la Salernitana lontano dal principe degli stadi non è più riuscita a conquistare nemmeno un punto.
Non solo. Da 9 gare di fila i granata subiscono puntualmente almeno un gol: l’ultimo clean sheet risale (in trasferta) al 22 settembre, nel match vinto a Trapani. Mentre per trovare una gara senza reti al passivo all’Arechi bisogna andare indietro nel tempo, addirittura allo scorso torneo.
Se in difesa le cose non vanno bene, in avanti non vanno meglio: come era già successo a Cremona, anche in casa della Juve Stabia la Salernitana non è riuscita a segnare. Continua il digiuno di Giannetti, a bersaglio solo alla prima di campionato. Con 18 punti conquistati nelle prime 13 gare di campionato (1,3 di media), mister Ventura viaggia con 2 punti di ritardo rispetto ai suoi predecessori Colantuono e Bollini.
Per la terza volta in stagione, i granata nel primo match dopo la sosta sono finiti ko: era successo in casa col Benevento e anche a Venezia, quello rimediato a Castellammare suona come la conferma di un problema di attenzione e personalità per una squadra che non vince un derby campano in trasferta dalla sfida del Partenio decisa da Minala (17 ottobre 2017).