Sono state oltre 7.500 le ragazze tra i 14 e i 20 anni intervistate per delineare i contorni del fenomeno tra le giovani donne. Circa 2 su 3 hanno subìto scenate di gelosia, quasi sempre senza motivo ed 1 su 10 ha confessato di aver paura delle reazioni del fidanzato. I dati verranno presentati domani a Binario F, il Centro per le competenze digitali allestito da Facebook a Roma.
Il morbo della gelosia e della volontà di possesso è molto più articolato e diffuso di quanto ci si possa aspettare, anche tra chi si approccia solo ora al sentimento per eccellenza: l’amore. Quasi 2 ragazze su 10, tra quelle raggiunte dalla ricerca, ritengono che il proprio fidanzato sia eccessivamente geloso. Una condizione che, lasciata ‘lavorare’ sottotraccia, in poco tempo potrebbe sfociare in una vera e propria ossessione.
E così puntualmente avviene: al 66% delle ragazze è capitato almeno una volta di aver subito una scenata di gelosia (ciò vuol dire che molte non valutano esagerate queste manifestazioni); al 14% di essere stata addirittura offesa pesantemente; in molti casi (38%) anche di fronte agli altri. Con un’aggravante: il 50% dichiara che lo sfogo è avvenuto per motivi giudicati banali o futili.
Già questo sarebbe sufficiente per alzare il livello di guardia. Ma il dato più preoccupante è che, dalle parole ai fatti, il passo è breve. Per fortuna i casi di violenza fisica (almeno quelli riportati) messi in atto dai giovani partner sono molto limitati: si tratta comunque di 4 ragazze su cento, numeri che in questa fascia di età sono estremamente gravi.
Ma sono molte di più le ragazze che vivono nella paura che possa capitare anche a loro: più di 1 ragazza su 10 dice di temere che il fidanzato, quando si arrabbia, prima o poi vada oltre. Paura che va ad intaccare il benessere psico-fisico diventando, di fatto, già una forma di violenza.
E qui la copertura del campione è quasi totale: il 79% ha dichiarato di essersi, almeno una volta, limitata proprio per timore delle reazioni che avrebbe potuto avere il partner. Nonostante ciò, così come avviene tra gli adulti, pure le adolescenti tendono a soprassedere quando il partner diventa violento. La chiave per far breccia nel loro cuore è sempre la stessa: il pentimento.
Il 63%, infatti, racconta che il fidanzato, dopo averle picchiate, ha chiesto scusa, ammettendo di aver esagerato e promettendo di non farlo mai più. Di fronte a questo atteggiamento solitamente le vittime finiscono per credere al proprio fidanzato, concedendogli un’altra possibilità: 1 ragazza su 3, infatti, dopo aver subito violenza, dice di aver perdonato il partner, fidandosi delle sue parole.
Inoltre, il 75% non ne ha parlato con nessuno. Forse perché, a livello familiare e sociale, c’è un vuoto comunicativo. Molto potrebbero fare le scuole, peccato che 3 giovani su 4 non abbiano mai affrontato questi argomenti in classe.
La brama di controllo di tanti fidanzati spesso allunga i suoi tentacoli anche nella dimensione digitale di chi gli sta a fianco. Una ‘violenza digitale’ che si manifesta attraverso un’ossessione verso smartphone, social network e chat del partner. Al 68% delle giovani intervistate, ad esempio, è capitato almeno una volta che il ragazzo pretendesse di leggere le sue conversazioni su WhatsApp; al 37% di dare l’accesso ai propri profili social; mentre il 13% è stata costretta a cancellare alcuni amici dai social network.
Tutte forme di cyber-violenza che, sommate alla gelosia e alla possessività, hanno un impatto ulteriormente negativo su benessere, autostima ed emotività delle giovani vittime.
Fonte ANSA