In apertura gli studenti della III F hanno interpretato, in gruppo e individualmente, i versi della poetessa siriana Maram Al Masri (che incontreranno il 28 novembre al teatro Ghirelli a Salerno per approfondire il dialogo cominciato tra i banchi di scuola), dando voce alle vicende dei figli e delle donne vittime di violenza. Invece, gli alunni della classe III C sono entrati nel vivo del fenomeno riportando quanto approfondito durante le attività didattiche curate dai docenti Rossana Rogato, Luisa Sica, Antonella Chiaviello.
Con il supporto di slides esplicative, i ragazzi hanno illustrato numeri e dati dei delitti contro le donne affrontando anche il tema dello stalking e delle violenze quotidiane che sfuggono alle statistiche, oltre ai riferimenti normativi per il contrasto alla violenza di genere.
Gli alunni si sono poi cimentati in un flash mob ideato, su una rilettura di un monologo dell’attrice Paola Cortellesi, dal professore Gianfranco D’Onofrio.
A far da sottofondo l’esecuzione di brani al pianoforte da parte degli allievi della sezione strumentale, coordinati dalla docente Luisiana De Chiara.
All’iniziativa ha partecipato l’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Pontecagnano, Michele Di Muro e Federica Turi, Managemente assistant Automar, una rappresentante de La Rada partners dell’istituto in diverse iniziative destinate agli alunni con bisogni educativi speciali.
«La qualità del lavoro svolto – commenta la dirigente scolastica dell’Ic Picentia Ginevra De Majo – con la partecipazione attiva di alunni, docenti e famiglie, l’emozione e coinvolgimento che la performance ha saputo creare testimoniano quanto sia importante che queste giornate di sensibilizzazione non restino estrinseche ed episodiche, ma diventino vere occasioni di crescita culturale ed umana».
L’assessore comunale Di Muro nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa e delle celebrazioni in occasioni della giornata contro il femminicidio ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale a realizzare interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, a partire dal potenziamento servizi sociali.
«I ragazzi – ha commentato Di Muro – sono stati davvero bravi nel descrivere le situazioni che purtroppo spesso si verificano fra le mura domestiche.
La donna non è debole, ma forte è la nostra società che sovente tende ad indebolirne ruolo e funzioni. Per questo dobbiamo impegnarci sempre più non solo nelle celebrazioni, ma ad essere vigili e a coltivare il sentimento dell’amore e del rispetto».