Con la consapevolezza che la comunicazione è strumento indispensabile per sviluppare e consolidare le relazioni coi cittadini, e che, nel processo di potenziamento e armonizzazione dei flussi di informazione, è sempre più decisivo il ruolo degli uffici stampa. In Costiera Amalfitana da qualche anno i Comuni cercano di comunicare sfruttando la rete sociale. Un tentativo apprezzabile ma fatto in casa, in barba alla legge che regola il settore.
La 150 del 2000 obbliga le pubbliche amministrazioni a dotarsi della competenza di un giornalista iscritto all’Albo che curi i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza, tempestività e professionalità, delle comunicazioni a mezzo stampa e a mezzo social da fornire nelle materie di interesse dei cittadini e, quindi, dell’Amministrazione. Eh sì, perché, oltre a veicolare informazioni di servizio utili alla comunità, l’ufficio stampa offre l’opportunità ad amministratori e politici di motivare in modo efficace le proprie scelte e decisioni.
La sfida, oggi, è l’uso degli strumenti del web, con l’esplosione della navigazione mobile, smartphone e tablet. E tutto questo si traduce in un’evoluzione professionale per giornalisti e uffici stampa, ma anche in un’enorme opportunità di accedere a nuove forme di racconto. Pertanto accanto agli strumenti tradizionali come i comunicati stampa, le conferenze stampa, le cartelle stampa, le mailing list, le newsletter e le rassegne stampa, l’addetto stampa dovrà saper produrre contenuti per il web, per gli strumenti di connessione in mobilità e per i social network. Ciò significa contenuti testuali, ma anche foto o video.
Attualmente tra Cava de’ Tirreni e la Costiera Amalfitana sono soltanto quattro i Comuni che hanno attivo l’ufficio stampa secondo i criteri di legge: Cava de’ Tirreni, Amalfi, Atrani e Cetara. Gli altri cercano una comunicazione “fai-da-te”, spesse volte non all’altezza del Comune rappresentato. Potendo contare sui proventi derivanti dalla tassa di soggiorno, i Comuni potranno quindi cominciare a immaginare, in previsione della stesura dello schema di bilancio 2020, di dotarsi di un proprio ufficio stampa.
«La presenza di giornalisti negli uffici stampa, con l’obbligo del rispetto di precise regole deontologiche, è la migliore difesa contro le “fake news” e la garanzia che i cittadini possano ricevere un’informazione corretta e tempestiva – afferma il presidente dell’Assogiornalisti di Cava e Costa d’Amalfi Emiliano Amato (nella foto) -. Quindi l’attività di comunicazione e quella di informazione quotidiana deve essere di assoluta competenza dei giornalisti».
«L’addetto stampa, che non potrà essere al servizio di organi d’informazione, è una figura professionale completa, capace di gestire anche i nuovi strumenti di comunicazione e informazione social. E in questo contesto i colleghi devono finalmente poter contare anche su un inquadramento contrattuale e su un riconoscimento economico preciso» ha chiosato Amato.
Commenta