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Ass. ‘Io Salerno’: Le luci, è la somma che fa il totale!

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“Basta, ne ho contate troppe. La misura è colma”, strillava la mamma prima di mostrarci il battipanni che teneva dietro la porta dell’armadio. Già, ma come ‘misurava la misura’? Inutile fare i filosofi, non c’era molto da discutere. Del resto, noi non sapevamo neppure contare. Stavamo ancora ai puntini e alle asticelle.

Le cose sono cambiate e, oggi, ci sono numeri e tabelle che misurano di tutto, anche le emozioni, per assegnare un punteggio a ciascuno e, a qualcuno, una lode. A volte, anche per la stupidità.

Pure gli eventi organizzati in Città hanno una misurazione. Tranne uno: le Luci d’Artista.

Ogni anno, infatti, ci si interroga sulle dimensioni dei flussi alimentati dalla manifestazione e, ogni anno, sono diffuse molteplici quantificazioni, neppure verificabili per l’assenza di oggettivi parametri di calcolo.

Epperò, di fronte alla contraddittorietà delle cifre, ci è apparso opportuno tentare di fare chiarezza.

E’ necessaria una premessa.

L’Organizzazione Mondiale per il Turismo (WTO), Agenzia delle Nazioni Unite, definisce turista colui che viaggia in paesi diversi dalla sua residenza abituale per un periodo di almeno una notte, ma non superiore ad un anno, con uno scopo diverso dall’esercizio di attività remunerate nello stato visitato. Turista è chi viaggi per svago, riposo e vacanza, visite ad amici e parenti, affari, salute, motivi religiosi (fonte: UNWTO).

La definizione si basa su un fattore esclusivamente economico: il ’turista vero’ è chi usufruisce di servizi a pagamento e apporta denaro nel luogo di destinazione. Chi non rispetta queste due condizioni è definito ‘escursionista’.

Ne segue che, per quantificare i flussi turistici, si debbono ‘contare’ gli arrivi in qualsiasi struttura ricettiva seguiti da almeno un pernottamento. In Città, i dati sono forniti dall’Ente Provinciale per il Turismo.

Per l’anno 2018, le tabelle EPT hanno evidenziato l’arrivo di 190.496 persone, di cui 127.316 dall’interno e 63.180 dall’estero. Non sono numeri esaltanti. C’è da aggiungere che sono anche in diminuzione rispetto al 2017 nel quale si quantificarono arrivi per 243.378 persone, di cui 156.271 dell’interno e 87.107 dall’estero. Abbiamo avuto 52.882 ‘turisti’ in meno (fonte: EPT Salerno).

Ovviamente, per conoscere i flussi legati alle Luci è sufficiente leggere gli arrivi nei tre mesi di svolgimento dell’evento. Li prendiamo per intero, anche se Novembre e Gennaio sono interessati solo in parte.

Ora, l’EPT ha certificato che a Novembre e Dicembre 2018 furono registrati 37.214 arrivi, di cui 33.223 dall’interno e 3.991 dall’estero. I pernottamenti furono 75.689, corrispondenti alla media di 1 giorno a persona. I dati di Gennaio 2019, invece, non ci sono ancora noti. Ipotizzando, realisticamente, una quota di 15.000 arrivi, pari a quella di Novembre, possiamo dire che per le Luci 2018 arrivarono in Città 50.000 ‘turisti veri’, con pernottamento di almeno un giorno (fonte: citata).

Ovviamente, facciamo salvo ogni errore. Pur confermando che i nostri dati sono ufficiali e pubblici.

Qualcuno potrebbe obiettare che non sono stati considerati gli arrivi negli alberghi dei Comuni vicini, a iniziare da Vietri sul Mare e Costiera.

Noi pensiamo sia un fenomeno residuale, salvo per Vietri. Spieghiamo il perché.

A fine 2018, l’Istat ha rilevato la presenza in Città di 10 strutture alberghiere e altre 366 attività ricettive minori, nessuna esclusa, per un totale di 3.642 posti letto, di cui 1.775 negli alberghi (fonte: Istat turismo). Quindi, nei mesi di Novembre e Dicembre, l’offerta è stata pari a 218.520 posti letto (3.642x60giorni) a fronte dei 75.689 effettivi. La copertura è stata di circa il 35%. Bassa, in verità.

Ora, se è possibile la preferenza per una struttura piuttosto che per un’altra, vien da chiedersi perché mai chi fosse interessato solo alle Luci dovrebbe pernottare fuori quando i posti letto disponibili sono assolutamente sovrabbondanti. Cioè, per noi, chi va in Costiera, lo decide perché vuole soggiornare in Costiera, dedicando alle Luci una ‘passeggiata’ pomeridiana.

In ogni caso, la quantificazione del fenomeno sarebbe ininfluente ai fini del valore complessivo dei flussi perché quei viaggiatori, dovendo raggiungere la Città utilizzando, magari i minibus, sono comunque conteggiati tra gli ‘escursionisti’. Lo vediamo in seguito.

Passiamo a contare gli ‘escursionisti’. Che arrivano in autobus, auto, treno e camper.

L’afflusso in autobus è costituito, in prevalenza, da gruppi organizzati provenienti da località comprese in un raggio di 250/300 Km.. Per chi ‘arriva per rientrare’, quattro+quattro ore di viaggio sarebbero troppe. Per averne conferma, basta leggere sul web gli avvisi delle agenzie turistiche che indicano la partenza al mattino e il rientro dalle 21.30. Prezzi dai 9,99 euro, solo andata, fino a 30 euro, con il ritorno. C’è anche la sosta alla multinazionale dei mobili, a Baronissi. Tanto, si deve riempire la giornata.

Rispetto alle 8 settimane delle Luci, da metà Novembre a metà Gennaio, gli arrivi dei gruppi si concentrano nelle quattro coincidenti con l’Immacolata, Natale, Capodanno, Epifania. Nelle altre, sono di minore entità.

Una stima degli autobus arrivati nel 2018 non è disponibile. Su alcuni quotidiani si è letto di una punta massima di 500 prenotazioni in un fine settimana di ‘maggior carico’. Prenotazioni, non arrivi. Comunque, prendendo a riferimento tale parametro, appare realistica una media settimanale di 900 autobus (ma sono tanti!) in quelle ‘cariche’ e di 400 nelle altre, compresi i minibus dalla Costiera. Poiché un granturismo dispone normalmente di 51 posti (non teniamo conto che i minibus sono da 9/19 posti) abbiamo: (900×4)+(400×4)=5.200×51=265.200  persone. Un poco più o un poco meno (1)

Per gli arrivi in auto ci sono parcheggi dedicati. In verità, ci sono anche quelli privati, ma i prezzi, ben diversi, forse non invogliano. Lo scorso anno, Salerno Mobilità ha messo a disposizione 2.465 stalli/giorno, di cui 1.350 all’Arechi (fonte: livesalerno). Quest’anno, ce n’è qualcuno in più. L’arrivo è massimo nei giorni di Venerdì, Sabato e Domenica delle 8 settimane (3×8=24gg.) e molto contenuto negli altri (4×8=32gg.).

Visto che le aree del centro (Vinciprova, Carella, Foce Irno, Ligea) sono utilizzate anche dai cittadini, possiamo stimare una media di occupazione rispettiva del 90% e del 25%: Escludiamo le rotazioni, trattandosi di parcheggi in massima parte di lungo periodo. Poiché ogni auto porta 4 persone, abbiamo:

(2465×90%x24)+(2.465×25%x32)=72.964×4=291.856 persone. Un poco più o un poco meno (1).

Gli arrivi in treno non sono assolutamente misurabili. Non ci sono parametri. Possiamo pensare, in via forfettaria, ad un 10% del totale degli escursionisti e. quindi, circa 60.000 persone. Un numero che ci appare verosimile. Gli arrivi in camper possono considerarsi residuali.

In sintesi, visto che è la somma che fa il totale, il movimento generato dalla manifestazione nel 2018 è stimabile in circa 670.000 persone, di cui 50.000 ‘turisti’ (certi) e 620.000 ‘escursionisti’ (incerti). Sono numeri apprezzabili, ma sicuramente non sono milionari.

In ogni caso, dalla nostra ricostruzione emerge una verità inconfutabile: le Luci esercitano un richiamo debole nei confronti dei ‘turisti veri’ e attraggono massimamente solo chi è interessato a trascorrere un pomeriggio in Città per il suo ‘sollazzo’ e per la gioia di chi offre un panino, una frittura o una pizza.

La fase di ‘maturità’ raggiunta dalla manifestazione rende necessaria una riflessione sulla conferma di una impostazione ormai scontata e abbondantemente proposta altrove in modo concorrenziale. Peraltro, i numeri sembrano dimostrare che, per avere i turisti veri’, non è sufficiente illuminare la Città, organizzare spettacoli o eventi, pur apprezzabili, o installare una ruota che gira. Sostenendo costi non marginali.

Per accrescere i flussi stanziali è necessario un ‘progetto di ospitalità’ con ampi spazi culturali e spirituali che mettano in mostra l’anima della Città e i suoi peculiari caratteri identitari. Non sono parole vuote. Abbiamo già fatto proposte concrete (cfr. pagina Fb e internet).

L’evento di fine anno non può limitarsi a trasformare la Città in un ‘parco giochi’. Deve costituire l’occasione per promuovere, con dignità e orgoglio, la nostra Comunità, il territorio, l’ambiente, il talento della nostra gente, lanciando un messaggio di gioia, di accoglienza e di amore.

Questa Città ha bisogno di amore.

e.mail: associazione.iosalerno@gmail.com

pagina fb: Associazione io Salerno

 

Per una maggiore precisione sono necessari i dati dei parcheggi di Salerno Mobilità. Ringraziamo anticipatamente chi fosse in grado di procurarli.

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