Molti e qualificati gli interventi dei relatori, a partire dal prof. Carmine Vecchione, direttore del Dipartimento Universitario, cardiologo,che con il suo gruppo di ricerca si è sempre occupato di Aging identificando anche un gene, in Cilento, responsabile della longevità, Bruno Amato segretario della società italiana di chirurgia geriatrica, Maria Masocco, ricercatrice romana dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile del progetto PASSI d’Argento, Sergio Sandrucci, uno dei massimi esperti di sarcomi e tumori rari, componente della ESSO (la Società Europea di Oncologia Chirurgica), Piergaspare Palumbo, responsabile della Day e Week Surgery della Sapienza di Roma e tanti altri, per una giornata che si preannuncia di alto profilo professionale e formativo.
L’invecchiamento della popolazione nei paesi occidentali impone un’attenzione sempre maggiore per la cura delle neoplasie in età avanzata, perché sempre maggiore è il numero di pazienti anziani affetti da cancro.
L’Italia è il paese con il più alto indice di vecchiaia al mondo. In particolare negli ultimi decenni si è avuto un notevole incremento dell’aspettativa di vita, che nel corso di circa un secolo è quasi raddoppiata. Per ciò che concerne le neoplasie, il 63,7 % colpiscono l’età anziana ed è stato calcolato che in questa fascia il rischio di tumore è 40 volte superiore ai giovani.
Per effetto di questo processo di invecchiamento esiste una popolazione “a rischio” che merita particolare attenzione e il mondo sanitario dovrà quindi gestire la grande quantità di risultati della ricerca scientifica e tecnologica, dei nuovi farmaci, dell’imaging, delle tecnologie interventistiche, della robotica, il tutto sempre con la cultura e la sensibilità adeguata a selezionare ciò che davvero è importante per la cura degli anziani ma senza rinunce a priori.
Al fine di fornire un’assistenza ottimale al paziente chirurgico anziano, è essenziale una valutazione approfondita dello stato di salute dell’individuo: sebbene l’obiettivo dovrebbe essere una valutazione geriatrica su misura e completa ad un appuntamento preoperatorio designato, questo obiettivo potrebbe non essere sempre possibile.
Per queste ragioni si è ritenuto opportuno realizzare un approfondimento sul tema della neoplasia del paziente anziano, con l’obiettivo di analizzare criticità, opportunità di miglioramento e numerose aree di lavoro per i professionisti che a diverso titolo sono impegnati nei processi di cura e assistenza consapevoli delle dotazioni tecnico-scientifiche, ma allo stesso tempo nel rispetto dell’utente anziano e della sua famiglia
Non vedo partecipare il reparto di radioterapia, quello di urologia ecc. ecco come le sinergie sono inesistenti. Si lavora per coltivare il proprio orticello.