Nella prestigiosa Università degli Studi di Salerno, classificata dal Censis per il 2019/20 al 6° posto tra i mega atenei statali, martedì 26 novembre si è tenuta una lezione particolare dal tema: “La statistica nel gioco del bridge”
Per un giorno, l’Associazione Dilettantistica Sportiva Due Fiori Bridge Salerno si è vista protagonista del seminario didattico organizzato dalla professoressa Marialuisa Restaino, docente di “Statistica” nel corso di laurea triennale in “Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione”.
La professoressa Marialuisa Restaino non ha bisogno di presentazioni e il suo curriculum parla chiaro: poco più che quarantenne, vanta già un dottorato in Ingegneria ed Economia dell’Innovazione, due Master e la docenza dei corsi di “Statistica”, “Analisi Quantitativa del Rischio Finanziario”, “Analisi Statistico-Matematico dei Mercati Finanziari” e “Analisi statistiche per le Ricerche di Mercato”.
Chi ha avuto la fortuna di incontrarla è già a conoscenza della sua competenza, della sua bravura nell’insegnamento e della sua disponibilità.
Disponibilità che ha manifestato anche in questa occasione, cedendo ben quattro delle sue ore didattiche per introdurre il bridge e offrirci la possibilità di dimostrare come statistica e probabilità abbiano una piena applicazione pratica anche in uno degli “sport della mente” per eccellenza: il bridge.
A far da tramite tra l’Associazione e la citata professoressa è stato il giovane dottore commercialista Amleto Soldani: allievo di 1° anno del corso di bridge tenuto dalle due maestre della Due Fiori Bridge presso “La Sequoia di Pellezzano”, Amleto è anche impegnato in un corso di dottorato, portando avanti, con l‘Università di Oviedo e con PriceWaterhouse & Coopers, un progetto di ricerca avente ad oggetto lo studio delle interrelazioni fra la normativa Gdpr e l’intelligenza artificiale.
Dopo una breve presentazione di come il gioco del bridge possa essere una piacevole “ginnastica mentale” la Presidente Maki Guariglia ha portato i saluti istituzionali ed ha introdotto il primo relatore ,ovvero proprio il dottor Soldani che, rifacendosi brevemente al suo progetto di ricerca e all’uso delle reti bayesiane (e, pertanto, alle concatenazioni delle probabilità), ha offerto una breve dimostrazione di come i soliti “giochi di fortuna e/o azzardo” hanno un filo conduttore comune: la sconfitta.
Concludendo con “la fortuna non esiste, nel lungo periodo, e i giochi “non” di abilità sono studiati perché alla lunga non si possa che essere sfortunati”, Amleto ha ceduto il microfono alla sua istruttrice di bridge, Rossella Benincasa. Per un’ora e mezza il protagonista assoluto della lezione è stato “il gioco della carta”: come si realizza una presa, carte vincenti ed affrancabili, piano di gioco ed impasse.
Chiaro a tutti il gioco della carta, siamo passati al calcolo combinatorio, alle probabilità (a priori e a posteriori) e, conseguentemente, a cosa è più probabile, e quindi da scegliere, mentre organizziamo il piano di gioco e proviamo a realizzare il maggior numero di prese.
Dopo circa 3 ore, ci è sembrato doveroso “tirar fuori le carte” e metterli tutti a giocare, sperando che potessero, per la restante ora, divertirsi socializzando, utilizzando la logica e trascurando, per poco, i loro cellulari e i problemi da universitari.
Con grande stupore, in tanti sono rimasti a giocare e ad ascoltare anche quando gli è stato, solo vagamente, presentato il nemico numero uno: il “bidding box”.
Per i nostri giovani studenti, e per chiunque altro fosse interessato all’unico “sport di coppia della mente”, gli appuntamenti con i corsi di bridge sono tutti i martedì e i venerdì, alle ore 19:00, presso il centro sportivo “La Sequoia Pellezzano”, in via Sabato de Vita.
Rossella Benincasa
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