Ma vediamo più nel dettaglio la previsione e quali sono le zone più a rischio.
Già a partire dal pomeriggio di venerdì, la nebbia interesserà ampie zone di pianura del Nord, sorpattutto tra le province di Milano, Lodi, Vercelli, Pavia e Cremona, per poi estendersi anche al mantovano e piacentino con il passare delle ore.
Nella notte di sabato 30 novembre (ultimo giorno dell’autunno meteorologico) nebbie via via più dense invaderanno in particolare le zone pianeggianti del Nord, determinando una visibilità piuttosto ridotta (localmente anche inferiore ai 50/100 metri) dal Piemonte al Veneto, soprattutto lungo il corso del Po.
Si potranno verificare banchi di nebbia o locali foschie anche sulle pianure del Centro (di Umbria e Toscana) e localmente anche su quelle meridionali (occhi puntati in questo caso sulla Campania).
Ricordiamo che un tale scenario meteo fa ristagnare al suolo gli inquinanti. Ne deriva dunque un sensibile peggioramento della qualità dell’aria soprattutto nelle grandi aree metropolitane, come Torino e Milano.
A questo proposito potete consultare le pagine del nostro sito dedicate.
Domenica 1° dicembre l’arrivo di un nuovo peggioramento sulle regioni settentrionali contribuirà ad un miglioramento della visibilità anche sulla Pianura Padana, a partire da quella occidentale.
Rimarrà la possibilità di formazione di qualche banco di nebbia o foschie sui settori più orientali.