La maggior parte di questi (208,9 milioni di euro da parte di Trenitalia e 180 milioni da parte della Regione Campania, per un totale di 388,9 milioni) riguarderanno l’acquisto e la messa in servizio di 37 nuovi treni made in Italy, fra cui i nuovissimi Rock e i convogli di Media Capacità, eccellenze della flotta regionale di Trenitalia.
A illustrare il piano, insieme al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, anche l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti, l’Amministratore Delegato di Trenitalia Orazio Iacono e il Presidente della IV Commissione Trasporti del Consiglio regionale Luca Cascone.
E’ stato proprio quest’ultimo a introdurre gli interventi. “Abbiamo lavorato in modo positivo con Trenitalia – ha detto Cascone – e, anche se ci sono stati momenti di difficoltà, giungiamo oggi alla presentazione di un contratto molto favorevole per la Campania che prevede più chilometri, una flotta completamente rinnovata e anche un certo risparmio economico rispetto al precedente accordo”.
“È una giornata storica che mette il sigillo sullo quello che possiamo definire una vera e propria rivoluzione dei trasporti in Campania – ha aggiunto l’Ad di Trenitalia Iacono – Non è una firma scontata né dovuta ma il frutto dei risultati concreti ottenuti negli ultimi quattro anni che hanno convinto la Regione Campania a darci ancora fiducia.
Lo dicono i dati: la puntualità dei treni in Campania è passata dal 79% al 91%, le cancellazioni si sono ridotte del 50% e anche la soddisfazione dei pendolari è cresciuta di oltre 11 punti. Parte ora una nuova stagione fortemente voluta dalla Regione, una fase di sviluppo con nuovi investimenti e più servizi”.
“Quest’anno ricorrono i 10 anni dell’Alta Velocità che, da sindaco, il Presidente De Luca ha voluto fortemente che arrivasse fino a Salerno – ha ricordato poi l’Ad del Gruppo FS Italiane Battisti – E’ stato un successo. Con lo stesso spirito con cui siamo riusciti a sviluppare quell’idea diamo avvio oggi ad un’altra sfida, quella dei pendolari che saranno la nostra priorità per i prossimi anni.
Oggi il servizio a loro dedicato paga ancora uno scotto di gap qualitativo: treni vecchi e non completamente efficienti nonostante gli sforzi fatti. Dobbiamo fare di più”. Di qui gli investimenti per il rinnovo della flotta. La riduzione dell’età media dei treni da 32 a 11 anni prevista in Campania, ha spiegato ancora Battisti, “è l’esempio di come si può costruire un modello di visione per tutto il Mezzogiorno”.
Sulle 16 linee regionali, oltre ai 24 treni Jazz già in circolazione, arriveranno 25 nuovissimi Rock e 12 treni di Media Capacità. Il primo Rock arriverà già nel 2020, gli altri 24 entro il 2024, mentre i Media Capacità saranno gradualmente a disposizione dei pendolari entro il 2025. I treni sono costruiti dalla giapponese Hitachi Rail, azienda con sedi italiane proprio in Campania, Calabria e Toscana.
Riciclabili al 97%, i nuovi Rock sono a due piani e possono raggiungere una velocità massima di 160 chilometri orari. Con 700 sedute e capaci di ospitare fino a 1400 persone, sono i mezzi di trasporto a minor impatto ambientale d’Italia. Presenti postazioni bici, spazi poggiabimbo nella toilette, predisposizioni per la rete wi-fi a bordo e un sistema di videocamere di sorveglianza a circuito chiuso.
“E’ una giornata molto importante per noi – ha concluso il Presidente De Luca – Ricordo la prima riunione con Trenitalia dopo l’insediamento: volevamo discutere di servizi e frequenze ma qualcuno con garbo ci fece notare che la Campania aveva un debito da saldare di 150 milioni di euro. L’abbiamo fatto, producendo uno sforzo enorme per il risanamento finanziario della Regione”.
Nel contratto, ha aggiunto De Luca – sono previsti investimenti per 681 milioni, di cui 180 della Regione. Senza gli investimenti della Regione e i soggetti da noi coinvolti oggi avremmo una crisi drammatica. Grazie all’accordo si amplia il servizio a 10,5 milioni di treni/km all’anno previsti, con un aumento di 400mila km nel 2020″.
Vada avanti governatore, non faccia caso agli asini che ragliano.
La parola rinnovata mi suona di treni già distrutti al nord , sistemati un po’ e portati al sud . Come al solito … Vergogna
Una curiosità ma il treno che va da Salerno a M. S. Severino e un diesel di che categoria euro zero al massimo euro 1 si faccia presto a eletrifficare la linea e chiudere tutti i passaggi a livello estremamente pericolosi…. Se a questo aggiungete ancbe la bretella Baronissi fin dentro l università allora si che siamo città Europea….
Ha superato anche al Messia. Altro che moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gli euri li moltiplica in maniera sorprendente. Milioni da tutte le parti. Che cosa bella.
PS presidente se le rimangono cinque minuti mi fa due moltiplicazioni pure a me………senza impegno…….. A tempo perso
Con il treno tornerai a Salerno da Palazzo Santa Lucia…. arriverà primavera……
Solito articolo propagandistico dove l’unico obbiettivo è glorificare de luce e cercare di influenzare qualche decelebrato tipo “di caverna” . Poi se a qualche lettore viene qualche dubbio al riguardo e pone qualche domanda lecita. …ecco la censura feroce della redazione.
Milioni di milioni di euro, treni, turisti, aerei, lavoro, ecc ecc ecc ecc ecc ecc
Io propongo de luca al posto dell’attuale Papa Francesco.
Saluti
mio figlio preferisce prendere l’autobus della Sita per andare da Salerno a Napoli e viceversa perchè i treni fanno continuamente ritardi anche consistenti ed ha riscontrato anche salti di corse della Metro di Salerno, quindi al momento non si può dire che il servizio ferroviario in Campania sia efficiente
Si continua a fare proclami che sono poi, nei fatti, in contrasto con la dura realtà. Poi ci si lamenta se qualcuno gli lancia i sacchetti di monnezza. Striscia la notizia ieri ha fatto vedere, ancora una volta, all’Italia intera la situazione reale della Sanità in Campania. La cosa grave è che ci sono persone che sostengono, senza un briciolo di dignità, il venditore di fumo e promesse, in attesa degli aiutini. Basta con favoritismi a figli ed appartenenti alla casta.