Ma andiamo a comprendere di cosa si tratta: «negli anni ’90, il Comune di Agropoli provvide a compiere un esproprio di un terreno nella zona 167 per affidarlo all’Istituto Autonomo Case Popolari, per la costruzione, appunto, di alloggi di edilizia popolare. Ma tale procedura non venne mai completata.
I titolari presentarono ricorso al Tar Campania, che con sentenza di fine 2018, ha stabilito il pagamento, da parte del Comune, di una cifra pari a circa 145mila euro. In caso contrario, il Tar potrebbe chiedere l’intervento del prefetto che, a sua volta, interverrebbe nominando un soggetto terzo, ovvero un commissario ad acta, con il compito di risolvere lui la questione, portandola a risoluzione. Si sarebbe trattato, eventualmente, di risolvere il solo caso specifico e non di un commissariamento dell’Ente tout court.
In ogni caso, è stata scongiurata anche tale evenienza perché già nel novembre scorso, si è provveduto ad incontrare l’avvocato degli eredi del fondo e si è raggiunto un accordo. Lo stesso prevede che il pagamento della somma avvenga in tre tranches, così come previsto dal Testo Unico degli Enti locali. Ancora una volta – conclude il sindaco – ci troviamo a pagare debiti di situazioni che fanno riferimento a quasi trent’anni fa».