“La contaminazione del cibo per fenomeni di migrazione da utensili o imballaggi è una delle fonti di esposizione alimentare, ma è anche quella direttamente prevenibile attraverso semplici accorgimenti, considerato che il rilascio di alluminio dai materiali a contatto è condizionato dalle modalità di uso e da altri fattori combinati, quali il tempo di conservazione, la temperatura e la composizione dell’alimento”, si legge sul portale del ministero, che riporta anche il parere del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) del 30 gennaio scorso.
“I risultati dei nuovi studi – evidenzia il documento – consentono di confermare le conclusioni del parere del 2017 riguardo la migrazione da utensili o imballaggi, condizionata dalle modalità d’uso, come fonte di esposizione alimentare all’alluminio e rafforzano l’attenzione dovuta al potenziale rischio per la salute, con particolare riguardo alle fasce più vulnerabili, rappresentate da bambini sotto i 3 anni, anziani sopra i 65 anni, donne in gravidanza, persone con funzionalità renale compromessa”.
Nei soggetti sani il rischio tossicologico dell’alluminio è limitato per via dello scarso assorbimento e della rapida escrezione.
ah sì? ma non è possibile!! l’alluminio fa bene, sta pure come adiuvante nei vaccini che sono il nuovo dogma moderno.. basta leggere i componenti! vabbbè voi continuate a seguire lo sborone mi raccomando, io invece spero che tra qualche anno lo arrestino presto, lui e qualche politico più ignorante di lui che spaccia spudoratamente dati falsi da anni. COmunque buono a sapersi, diciamolo: l’alluminio fa male, già a contatto con la pelle e nei cibi, immaginate nelle vene