Salerno ripropone “luci d’artista” (con le altre province campane che si
lamentano per il cospicuo finanziamento regionale), Avellino sceglie la strada
enjoy city, e accende suggestive luminarie (che sono piaciute, ma resta la
querelle sui fondi dirottati dal ristoro ambientale), Benevento supera tutti. E le
luci le spegne. O meglio: non si sono accese nel giorno dell’inaugurazione,
facendo infuriare il sindaco Mastella. Al punto che questa mattina ha stracciato
la convenzione firmata con la Camera di Commercio. Motivo: il flop ha provocato
un rilevante danno di immagine all’ente. Oltre a deludere migliaia di beneventani
che erano accorsi per assistere “all’accensione delle luminarie”.
Da motivo di festa a ragione di scontro. Le luci di Natale sono diventate
anche il simbolo (un po’ effimero a dire il vero), della popolarità e della bravura di
una amministrazione comunale. Lo scorso anno – lo ricorderete – De Magistris
sfidò Salerno, installando nel capoluogo partenopeo l’albero ristorante.
Quest’anno Gianluca Festa aveva annunciato: oscureremo Salerno.
Affermazione impegnativa. Ma soprattutto la conferma di una competizione
piuttosto ingenua. Chi ha l’albero più grosso? Chi ha la stella più luminosa? Chi ha
il mercatino più caratteristico?
Beh, al sindaco di Avellino e a quello di Salerno, la sicura soddisfazione di aver
oscurato Benevento. Anche se Benevento si è oscurata da sola, e per mano
dell’incazzato Mastella. Chissà, forse è la scelta migliore: senza luminarie, si
vedranno meglio le stelle. Quelle vere. Per un Natale d’altri tempi.
Fonte thewam.net