L’uomo ucciso era già noto per i suoi precedenti di violenza in famiglia. Dall’autopsia effettuata sul suo corpo è emerso che è stato appunto pugnalato 185 volte e la maggior parte delle coltellate, ben 119, lo hanno raggiunto al torace. E poi ancora è stato colpito al collo, alla testa e alle braccia. Quattro le coltellate fatali al cuore e al polmone: tutte le altre erano superficiali. Il delitto ha scioccato e diviso l’opinione pubblica in Argentina: c’è chi ritiene che l’omicidio non sia assolutamente da giustificare, altri invece ritengono che Paola Córdoba abbia agito legittimamente per difendersi dal marito violento. In tanti lunedì hanno marciato davanti alla stazione di polizia per chiedere di liberare madre e figlia: “Mia sorella e mia nipote hanno vissuto 21 anni di calvario”, ha detto la sorella di Paola Córdoba secondo cui l’uomo avrebbe anche costretto in passato la moglie a prostituirsi.
Fonte Retenews24
femministe, metoo, presidentesse e compagnia bella cosa ne pensano? non ho sentito condanne morali né articoloni su maschicidio. Stava commettendo un abuso? attenzione con questa affermazione, per chi la volesse giustificare in tal modo: vorrebbe dire che un uomo sarebbe giustificato a fare lo stesso in caso di una qualunqe violenza o tradimento! attendo la condanna forte e unanime da parte delle categorie di cui sopra, assieme alle “piu alte cariche dello stato” e pure delle commissioni discriminatorie (non contro, visto che si occupano solo delle discriminazioni che vogliono loro!)
ha sbagliato doveva farlo morire di una morte lenta questi soggetti uomo o donna che sia non meritano di vivere e chi in qualsiasi modo li difende è colpevole quanto o più di loro
Ottimo
donato e ottimo, siete due delinquenti, seminatori di odio secondo l’uso comune degli ultimi anni e secondo il vostro stesso modo di pensare. a aprti invertite avreste detto lo stesso contro una donna? non so, ma sicuramente avremmo avuto le manifestazioni contro il vostro odio dilagante. solo pochi giorni fa una mamma ha ucciso a martellate la figlia: nessun commento idiota e violento come il vostro, e neppure a livello mediatico… è stato liquidato come un “semplice” omicidio comune, senza le pippe buoniste su femminicidio e roba del genere.
per donato che non capisce niente: ti faccio notare che nessuno ha giustificato l’uomo fino ad ora, mentre TU giustifichi e inciti alla violenza e all’omicidio. A parti invertite saresti già stato oggetto di censura, minimo. Come detto da 21.17 mi chiedo la commissione segre contro l’odio cosa fa in casi di istigazione odio e compiacimento per omicidi come nei commenti di donato e ottimo. Per non parlare del silenzio dei movimenti “rosa”
Il tizio sopra ha seri problemi con le donne. Tiroleso?
ecco il discriminatore anonimo che non capisce nulla e, per il principio di “accettare le opinioni altrui” affibbia una malattia a chi non la pensa come lui! che stupido, e poi che significa tiroleso? nel vocabolario italiano non lo trovo, hai tanta cultura che crei parole??! per tua conoscenza, 16.09 parla solo di uguaglianza, cosa che chiaramente tu non vuoi, essendo un violento discriminatore che affibbia malattie agli altri.
(ammesso che per tizio sopra l’anonimo intenda 16.09, altrimenti doppiamente “superficiale” in quanto ci stanno 4 commenti “sopra”).
Ma se già la picchi, perché la vuoi violentare? Povera ragazza. Sono momenti di una tale mancanza di lucidità che non si può dilagare nei discorsi sociali. Se è veritiero che 21 anni di calvario insieme ad un uomo violento fanno 15 minuti di pazzia…
Jay, vedi, l’errore “vostro” è proprio nel CREARE la discriminazione e la disparità tra uomo e donna da parte di alcuni, spesso a sinistra: è un calvario passare una vita con una PERSONA violenta, non solo con un UOMO violento! la violenza sempre condannabile, ma è pure quella verbale, psicologica e sociale, e in questo le donne non sono da meno, anzi… vi fermate solo alla violenza fisica, che è riprovevole, ma fa male una volta sola, mentre quella psicologica può far male per una vita intera… e magari sfociare in violenza fisica dopo anni di soprusi psicologici o nella vita quotidiana-domestica