Personalmente, se ben ricordo, oltre che sorprendermi come tutti, ho avuto un attimo di smarrimento. Pensai per un momento che qualcuno, poteva aver considerato che tutto sommato, bastava poco per cancellare un pensiero!
Ecco ad esempio un banale incendio e le idee, scompaiono, non esistono più. Certo una certa angoscia mi prese, poi pensai: Ma se resta chi pensa, una buona parte si recupera, bisogna vedere però, se ne hanno ancora voglia.
Si perché di questi tempi a volte passa il desiderio di pensare.
Viene più naturale lasciarsi andare, perché la mediocrità di chi ti ascolta ,possiede una percentuale forte. Insomma lo spread della sensibilità già allora era a 1000!!!
Certo, di questi tempi, qualcuno potrà dire: In questa città già stiamo restando a piedi,perché c’è crisi del trasporto, le ristrettezze economiche ci attanagliano, siamo costretti a pagare più del dovuto all’erario, perché il momento lo richiede, chi vuoi che si ricordi che anni fa andò in fumo una libreria e con lei uno dei pochi coraggiosi contenitori del pensiero. Ed allora che ci resta?
Ci deve restare, penso oggi, a mio avviso, la voglia di spegnere questi incendi, di camminare a piedi, in attesa che passi il momento è arrivi davvero il mezzo di trasporto, quello buono, preciso, confortevole, deve passare la paura di sentirsi responsabile anche in piccola parte del disastro economico, perché magari non si è pagato una multa, o si è passato con il rosso, o perché si è in cerca di un posto e ci si rivolge all’amico dell’amico, o perché si hanno 3000 euro in contanti, o una casa di proprietà ed un monolocale al mare, per le quali paghiamo le tasse, i mutui.
Però qualcuno potrebbero venirci a chiedere come abbiamo fatto e noi sapremmo anche giustificare tutto, ma abbiamo paura, insomma, basta con queste angosce, per piacere, non esageriamo.
Certo siamo passibili di pene, se non abbiamo le carte tutte in regola e pagheremo per questo. Ma siamo anche abituati a pagare ed a rispondere sempre signorsì a chi chiede (perché sono sempre i soliti che pagano) !!! È questo che dobbiamo fare, ma in allegria!
Pensate per un momento ai vari Lusi, a Belsito, a Renzo Bossi, che non potranno più avere Lingotti, Brillanti, milioni per la Tanzania o anche migliaia di Euro per la benzina, pensiamo a quelli che hanno fatto e stanno facendo come loro,ma che non sono stati ancora scoperti.
Poverini!!! Quelli si che hanno problemi. Come? dite che, non si preoccupano più di tanto, poiché alla fine, anche loro sanno che sono sempre i soliti a pagare? Ed allora, perché agitarsi, tanto non possiamo fare nulla, l’unica cosa che resta di concreto è non cancellare il pensiero.
Non lasciamo andare in fumo l’unica risorsa che abbiamo e soprattutto, cerchiamo di ricostruire sulle ceneri della tanta voluta confusione, creata dal disonesto pressapochismo, la nuova realtà.
Un pensiero non può cancellarsi, anzi può diffondersi più del fuoco. Alimentiamolo allora con i nostri ideali e le nostre spinte, riscaldando così la mente ed il cuore e raffreddando l’insensibilità e la disonestà intellettuale, che lo vorrebbe vedere bruciato.
Riprendiamoci i sogni, sono loro che alimentano i nostri pensieri!
Claudio Tortora