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Frane in Costiera Amalfitana, l’Abbac scrive al presidente Unesco Italia

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L’ennesima frana, lo sbriciolamento in atto da tempo del patrimonio orografico della Costiera Amalfitana, la cattiva manutenzione, la scarsa attenzione e sensibilità per un territorio fragilissimo da tutelare e conservare ma costantemente violentato. Non c’è alcuna volontà condivisa di sostenibilità autentica, non vi è alcun coordinamento tra enti locali ed istituzioni che siano in grado di lavorare ad un vero cronoprogramma di messa in sicurezza e tutela.

Le continue frane sono gestite con interventi tampone e non risolutivi, con rimpallo di competenze e responsabilità, e che spostano sempre in la e non si sa a quando, azioni che dovrebbero essere costanti e continue e soprattutto programmate. È quanto ha scritto in una lettera inviata stamane dal rappresentante extralberghiero turistico  e giornalista Agostino Ingenito a Franco Bernabè, Presidente della Commissione Italiana per l’Unesco.

“Faccio appello alla sua sensibilità e del coordinamento come di tanti illustri cultori del patrimonio mondiale Unesco, quel riconoscimento nel 1997 è stato fondamentale per valorizzare ulteriormente un appeal mondiale della Costiera Amalfitana, tuttavia poco si è fatto da allora per garantire vera tutela al paesaggio e all’incommendurabile patrimonio che ci è stato da custodire – scrive Ingenito – L’Unesco Italia ci aiuti anche mettendo in discussione il riconoscimento ottenuto se occorre per svegliare coscienze e avviare un processo di autentica tutela e salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico.

Da cittadino ed operatore turistico e con me migliaia di gestori e cultori assistiamo sgomenti a quanto si sta verificando da tempo in Costiera Amalfitana, occorre un’azione condivisa che solleciti a far presto per garantire che questo eccezionale sito non perda la sua identità e conformazione. Occorre vera sostenibilità ed azioni concrete per mantenerne biodiversità e paesaggio. Se non si interviene subito, il rischio è assistere ad un ulteriore degrado. Il mondo ci guarda e resta sbigottito di quanto sta accadendo”.

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