PERCHÉ NON METTERE IN FUNZIONE L’AZIONARIATO POPOLARE?
L’azionariato popolare è una pratica diffusa nel mondo sportivo internazionale e si può definire come una diffusione della proprietà azionaria presso il pubblico dei tifosi, che diventano anche investitori e “dirigenti”.
Tramite l’azionariato popolare, si ottiene una capillare diffusione della proprietà delle quote della società, che anziché essere possedute da un numero limitato di soci, è invece in mano ad un numero il più elevato possibile di soggetti, soprattutto investitori cosiddetti “non istituzionali”.
Coinvolgendo un corposo numero di soggetti nelle sorti dell’impresa, l’azionariato popolare ha la capacità di favorire una maggiore stabilità politico-sociale con una distribuzione del reddito più omogenea, e consente una partecipazione ampia alle sorti della società attraverso la partecipazione di un vasto numero di soci alle assemblee societarie.
In pratica le quote delle società sportive diventano di proprietà dei tifosi, che possedendo anche una sola azione, hanno la proprietà di una quota azionaria e godono di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio.
Il Futbol Club Barcelona, con i suoi 223.000 soci circa, costituisce il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo.
In Gran Bretagna l’Ebbsfleet United Football Club è stato acquisito dal progetto MyFootballClub.
Davide da Capaccio Paestum
Invidio questo signore per la “capa fresca” che tiene. Sono questi i problemi che vive??? Beato lui.
Tutto bene. Ma alla fine contano i risultati e se i risultati non arrivano anche da politiche societarie, basate su di un azionariato popolare, sbagliate, allora che si fa? Per cambiare società li buttiamo tutti a mare?
Faccio innanzitutto una domanda: quanti soci servirebbero, come minimo, per potere garantire un’adeguata base economica per potere affrontare un campionato professionistico come la serie B?
E poi una serie di considerazioni. Innanzitutto la città di Salerno ha attualmente poco più di 130000 abitanti e nella sua provincia, tra quel 1000000 abitanti scarso che rimane escluso il capoluogo, quanti sono i tifosi della Salernitana, escluse molte donne, anziani e bambini? Sono ottimista: altri 200000, e tutti a Sud. Perché nella parte nord, con l’eccezione di Vietri sul mare, di tifoso non ce n’è neanche uno. Ah no, forse qualcuno a Pagani. E basta. E anche a Sud le cose non vanno molto meglio. Escluso Pontecagnano, che ormai è un quartiere di Salerno, a Battipaglia ci odiano, a Eboli sono tutti tifosi del Napoli… e poi ancora 2 cose. Prima di tutto nessuna squadra italiana, o inglese, o tedesca, o francese, squadra importante, intendo, ha fatto questa scelta societaria. E poi, Barcellona è una metropoli da più di 1 milione di abitanti, gode di un reddito pro capite altissimo e può contare sul sostegno di tutta la Catalogna, o quasi. Penso che prima di scrivere, e soprattutto pubblicare, bisognerebbe documentarsi.
FACCIAMOLO CHE SMACCO PER LOTITO SE “NOI”GLI COMPRIAMO LA SALERNITANA.SEMPLICEMENTE UNA COSA GALATTICA.POI RINASCEREMO.
Ahahahah, condivido con Salernitano DOC.
E non è meglio disertare lo stadio ad oltranza fino a quando queste facce di M…., non lasciano in pace la Salernitana???
Io l’ho proposto moltissime volte, il tifoso segnalava nella lettera gli abitanti di Salerno e Provincia ma che, non vorrei dire cavolate, potrebbero essere addirittura inferiori a tutti i tifosi Salernitani sparsi per tutta Italia.
Se un gruppo organizzato di Salerno si prendesse la briga di vedere almeno la manifestazione di interesse che puo esserci in questa operazione poi secondo me si farebbe ad occhi chiusi perche voi non ci crederete ma chi sottoscriverebbe azioni sarebbero in tanti, da quelli che buttano i soldi per un abbonamento regalato al romano a quelli come me che non spendono niente abitando distante e potrei tranquillamente fare finta di comprarmi un pacchetto di azioni come se fosse un abbonamento.
E senza scomodare il Barcellona ci sono tantissime squadre che lo fanno con successo, una di queste è seconda in calssifica in serie B , il Pordenone, senza nomi altisonanti ma con programmi seri e gente capace.
Proviamoci
Giusta riflessione di Mario
Io la mia quota ce la metterei volentieri. Sarebbe la risposta più bella che potremmo dare. Nel frattempo disertare ovviamente.