Dopo oltre trent’anni, la vicenda continua ad essere attuale, sopratutto dopo la scarcerazione del killer, il boss Antonio Pignataro. Lo storico affilato alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, poi passato alla Nuova Famiglia, è stato infatti scarcerato lo scorso novembre, dopo che i giudici hanno accolto la sua richiesta di essere trasferito ai domiciliari per guarire dai due tumori al polmone destro.
Alla notizia, “Le Iene”, il noto programma di Italia Uno dedicato all’approfondimento dell’attualità italiana e internazionale, ha deciso di realizzare un servizio sulla scarcerazione del boss. Per l’occasione ha invitato anche Simonetta Lamberti (omonima sorella della vittima), offrendole l’opportunità di incontrare, ancora una volta, Pignataro. Il faccia a faccia dei due sarà mostrato nel corso della puntata de “Le Iene” che verrà trasmessa il prossimo 22 dicembre.
Nel frattempo, Simonetta ha concesso un’intervista al quotidiano “Il Mattino”, nella quale ha parlato del suo incontro con Pignataro: «Abbiamo passato una giornata intera insieme agli inviati delle Iene. Sarebbe stato difficile concentrare tutta l’intervista in pochi minuti. Quello che certamente è stato molto molto forte è l’aver avuto un faccia a faccia con Pignataro.
[Le Iene] mi hanno portata a Nocera nel pomeriggio. Abbiamo aspettato Pignataro, che alla fine è arrivato. Mentre saliva a casa, l’ho chiamato nell’androne del palazzo. Gli ho solo chiesto la verità. Volevo un confronto, volevo chiedergli se quel fantomatico pentimento fosse vero. Un camorrista sanguinario come lui ha avuto paura di me e dell’altra possibilità che, ancora una volta, ho voluto dargli. Ha avuto paura di me».
Lo scrive Il Mattino
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