Per far sì che la vittoria coi pitagorici non rappresenti un episodio isolato, la squadra di mister Ventura deve cercare di ritrovare continuità di rendimento. Alle porte c’è un mini ciclo: il 21 dicembre c’è la trasferta di Empoli, il 26 dicembre il confronto casalingo col Pordenone, quindi il 29 dicembre i granata chiuderanno il 2019 sul difficile campo dello Spezia. Si tratta di tre gare dal coefficiente di difficoltà abbastanza elevato (per diversi motivi), ma è chiaro che Di Tacchio e soci sono chiamati a conquistare il maggior numero di punti possibile, dopo averne lasciati troppi per strada tra ottobre e l’inizio di dicembre.
La Salernitana è stata discontinua e questo aspetto, collegato ai tanti infortuni e ai troppi contrattempi con cui i granata hanno fatto i conti in avvio di stagione, ha impedito al team di Ventura di compiere il salto di qualità. Anzi, probabilmente sul piano del gioco la squadra dell’ippocampo ha fatto qualche passo indietro, invece che in avanti.
La vittoria in rimonta ottenuta ai danni del Crotone, condita dal brivido finale dovuto alla traversa colpita da Marrone a tempo praticamente scaduto, dovrà ridare morale ad una truppa che stava iniziando a fare i conti con i nervi scoperti di qualche calciatore.
Oggi, con 1 punto di ritardo dalla zona play off e solo 3 di vantaggio rispetto alla zona play out, la Salernitana si ritrova ancora tra “color che son sospesi”. Per non rassegnarsi ad una seconda parte stagione all’insegna dell’anonimato, queste tre partite dovranno fornire all’allenatore, alla società ed alla piazza determinate risposte.
Rimanere attaccati al treno degli spareggi promozione potrebbe spingere il club ad effettuare innesti mirati a migliorare il tasso di qualità complessivo della rosa. In caso contrario, non è da escludere che alcuni dei pezzi pregiati dell’organico possano decidere già di cambiare aria. Tutto, insomma, passa dal mini tour dal quale sono attesi Di Tacchio e compagni.