Le condotte criminose venivano poste in essere con spedizioni finalizzate a stabilire un clima di terrore tra i gestori dei locali notturni, che terminava solo assecondando le richieste di servirsi del loro personale per garantire il sereno svolgimento delle serate all’esterno ed all’interno dei locali della movida battipagliese e salernitana.
L’OMICIDIO FALLITO
Il gruppo criminale, nel corso delle indagini, ha palesato il suo interesse ad ottenere un controllo egemonico sulla gestione della sicurezza dei locali notturni della Piana del Sele e della città di Salerno fino al punto di pianificare l’uccisione del titolare di un’altra agenzia operante nello stesso settore. L’omicidio non stato compiuto solo perché il sicario (che figura tra i 5 arrestati) nel momento di sparare si sarebbe volontariamente tirato indietro.
LA VIOLENZA PER IMPORSI
Botte, pugni e schiaffi: con questi metodi violenti gli indagati cercavano di accaparrarsi il servizio di sicurezza nei locali notturni di Battipaglia, sfruttando in particolare il potere intimidatorio dettato dalla carriera criminale di uno dei componenti del gruppo.