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In Consiglio Regionale torna l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”,

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Giovedì 19 dicembre, alle ore 11,30, nella sala “Caduti di Nassiriya”, nella sede del Consiglio Regionale della Campania, si terrà l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”, promossa dalla Commissione speciale Anticamorra e Beni confiscati e dalla Presidenza del Consiglio regionale della Campania.
Sono previsti i saluti istituzionali della Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, e gli interventi del Presidente della Commissione speciale Anticamorra e Beni confiscati, Carmine Mocerino, della Vice Presidente Enza Amato, del Segretario  Vincenzo Viglione e del Presidente del Consorzio NCO, Simmaco Perillo.
“Da nove anni promuoviamo questa iniziativa con la quale, insieme con la Commissione Anticamorra e beni confiscati, presentiamo il cesto natalizio realizzato con i prodotti provenienti dai beni dalle terre confiscate alla malavita e promosso nell’ambito dell’iniziativa del consorzio Nuova Cooperazione Organizzata (Nco), in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana e Libera. Sosteniamo le cooperative di giovani per promuovere progetti di inclusione e di sviluppo locale e per valorizzare i lavori e i prodotti che si ricavano dei beni confiscati.
L’obiettivo – sottolinea D’Amelio – è quello di lanciare un messaggio molto forte nel segno della lotta alla camorra ed è un evento al quale tengo particolarmente perché ho voluto che la legislatura, che ho presieduto e che sta terminando, fosse segnata fortemente dalla cultura della legalità”.
“In Campania – ricorda il Presidente Carmine Mocerino – il numero di beni sottratti alla criminalità e restituiti alla comunità è fra i più alti nel Paese. Nella nostra regione c’è una normativa all’avanguardia e la collaborazione con l’Agenzia nazionale produce buoni risultati, con eccellenze vere e cooperative gestite da tanti giovani.
Abbiamo un patrimonio importante – conclude Mocerino –  che vogliamo valorizzare perché la criminalità si combatte con la collaborazione istituzionale, con l’impegno insostituibile delle forze dell’ordine, con il coraggio dei magistrati ma anche e soprattutto con il racconto del bene, con i buoni esempi che devono essere contagiosi”.
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