L’uomo non si sarebbe fermato nemmeno davanti ai carabinieri, intervenuti dopo le telefonate di aiuto della donna, promettendo vendetta. La stessa, dopo l’ultima aggressione subita, rimediò la frattura di una costola e della mandibola. Una violenza feroce, con i segni e la gravità degli stessi finiti poi in un referto medico. Oltre a maltrattarla più volte, l’uomo avrebbe nutrito risentimento verso la moglie, che non le aveva dato un figlio maschio, ma due femmine.
L’ultimo pestaggio subito, in ordine di tempo, portò alla fine di quella storia con l’arresto in flagranza dei carabinieri. Giorni fa è giunta invece la condanna in primo grado, dopo il rito abbreviato.