Dopo la medesima campagna di fine 2018 che ha avuto un notevole riscontro tra le Amministrazioni locali, con il vivo interessamento di diverse Prefettura, il movimento riparte con la creazione di una nuova Campagna dal titolo #BastaBotti2019.
Mancano ancora 10 anni al 2020, eppure il Partito Animalista Italiano sostiene come già molti Comuni hanno già vietato i cosiddetti “botti di capodanno” in quanto l’indiscriminato caos, l’inquinamento dovuto dalla diossina dei botti, i rumori da esplosioni che provocano danni ad ambiente e animali (anche domestici), violano anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona li tutela e i Comuni sono comunque da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi, per danni provocati dai “botti” ed esplosioni da fuochi artificiali nel territorio di competenza.
L’iniziativa #BastaBotti2019, sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati appunto dai “botti di capodanno” e di cui si riterrà, pertanto, responsabile per “culpa in vigilando” il Comune, pur a seguito delle diffide intervenute prima del 31.12.2019.
Molti Comuni in Italia hanno già deliberato il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo.
Pertanto, anche tramite le Prefetture Italiane, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili ricordando come sia accertato che fuochi e botti di capodanno, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano
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