Un nuovo ridimensionamento della struttura sanitaria, centro di riferimento dell’intera e vasta provincia salernitana. Tutto questo nel mentre si discute la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero, a pochi passi dall’esistente, firmato da archistar internazionali, al vecchio “Ruggi” quello di via San Leonardo, si smantellano i reparti vitali, con nuovi disagi che si intravedono all’orizzonte per gli utenti.
Da tempo la crescita dell’azienda ospedaliera univer sitaria si è arrestata inesorabilmente, per carenza di prestazioni e per carenza di personale. Vale per il “Ruggi d’Aragona” ma anche per le strutture collegate, a partire dal “Da Procida”, dove solo qualche settimana fa c’è stato lo stop per diversi giorni della piscina riabilitativa, fino al sempre più tormentato ospedale di Castiglione di Ravello, nel mezzo della sfortunata – sotto il profilo dell’assistenza sanitaria – Costiera Amalfitana.
Ma, se confermato, l’accorpamento con la struttura ospedaliera napoletana del centro trapianti del Ruggi d’Aragona, sarebbe eclatante, soprattutto nei giorni in cui si festeggia la ‘rinascita’ della sanità in Regione Campania, per opera del governatore Vincenzo De Luca. Altro dato negativo è la scarsa donazione di organi, soprattutto in provincia di Salerno.
Un ulteriore e determinate elemento che potrebbe contribuire allo stop ai trapianti al “Ruggi d’Aragona” che all’attivo dovrebbe avere circa 40 operazioni all’anno.
invece i soldi per le 2 cardiochirurgie sono stati immediatamente trovati…
Assumono sette odontoiatri, dico sette, e nessun medico per i trapianti! E Ho detto tutto diceva Toto’
ma la sanità campana non era stata risanata dal capopopolo?!?