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Conferenza Ventura: “In Serie A si deve andare per rimanerci, serve tempo”

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Il campionato non si ferma e la Salernitana domani alle ore 15 affronterà il Pordenone all’Arechi. Nel giorno di Natale presso la Sala Stampa del C.S. “Mary Rosy” il tecnico Gian Piero Ventura ha incontrato i giornalisti prima di dirigere in consueto allenamento di rifinitura anche se il trainer, come noto, non sarà in panchina a causa di una squalifica: “Una decisione ingiusta – commenta. A Trapani fui espulso ma mi riconobbero che era stato un abbaglio. Spero che la mia assenza influirà zero, i ragazzi devono essere in grado di camminare anche da solo. Tanto il lavoro vero è quello che produciamo in settimana. La gara è solo un mettere in pratica”.

“Affrontiamo la squadra più in salute del campionato insieme al Benevento. Vengono da un campionato vinto ed i risultati sono la conseguenza di un lavoro svolto nel tempo che stanno continuando a conseguire grande entusiasmo dentro e fuori l’ambiente. Sarà un match stimolante oltre ad una verifica importante per vedere se avremo più fame di loro”.

Poi Ventura aggiunge: “Il vero campionato di Serie B inizia a gennaio, non perché c’è il mercato ma perché i punti iniziano ad incidere sia sulla testa dei calciatori che sulla classifica ed è importante che la Salernitana sia ‘competitiva’, con più certezze, serenità ed autostima”.

A proposito di calciomercato il tecnico è stato chiaro, servirebbero 2 perdine: Se oggi abbiamo il rammarico dei punti lasciati per strada vuol dire che questo è un campionato accessibile, fatta eccezione per il Benevento. Ci siamo avvicinati con grande umiltà a questo torneo, oggi non so quanto siamo competitivi oggi ma so che possiamo diventarlo”.

“Questa squadra – continua – non ha bisogno di grandi rivoluzioni. Ha bisogno, se fattibile, di due giocatori con determinate caratteristiche per migliorare. Se finalizzi tutto quello che fai diventa tutto più bello e non mi riferisco alle punte ma a tutti.  Non credo che sia necessario prendere giocatori tanto per, se arrivano giocatori che possono darci una mano ben venga, ma il nostro percorso di crescita va avanti a prescindere”.

Sulle prospettive future questo il pensiero Ventura: “Un figlio non nasce che ha direttamente 18 anni. Nel calcio di oggi andare in Serie A e scendere subito non è pensabile soprattutto per una piazza come Salerno. Qui ci sono tutti i presupposti per fare un percorso programmato ed interessante. Parlare della Lazio? 6-7 anni fa non era ai livelli di adesso ma ha costruito il proprio percorso anno dopo anno”.

 Al termine della conferenza si è tenuto un brindisi di auguri con la stampa.

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