Vittoria della svolta? “E’ un inizio di crescita, ma soprattutto uscire da un momento critico e anche sfortunato come il novembre nero che da anni ci perseguita dove anche la fortuna ci gira spesso le spalle. Oggi anche un pizzico di buona sorte nel loro palo, in altre condizioni lì la pareggiano. Critiche alla società? Lo prendiamo come sprono a fare meglio. Mi preoccuperebbe più l’indifferenza”.
“Alle prime difficoltà un gruppo giovane può andare in sofferenza come capitato proprio a novembre. Non lesino critiche costruttive. Costruzione della squadra? Lavoro e quando uno lavora può commettere errori. I presidenti hanno avallato le nostre scelte e ci hanno accontento alle nostre richieste come Giannetti o Dziczek. Cerci? Sapevamo le condizioni non ottimali dell’atleta. Abbiamo aspettato, dato tempo. Ora vedremo a gennaio come muoverci”.