Ancora un cantante neomelodico protagonista di un episodio di abusivismo ed illegalità: stavolta si tratta di Vincenzo “Niko” Pandetta che si sarebbe esibito senza alcuna autorizzazione nel comune di Fisciano, il giorno della vigilia di Natale.
Durante l’evento musicale svoltosi irregolarmente come affermato dal Sindaco del comune che ha fatto scattare le contestazioni, il neomelodico ha anche fatto una dedica ai camorristi, ai condannati al 41bis, il regime di carcere duro per i colpevoli di reati di stampo mafioso.
“Ho dato immediatamente mandato agli uffici della nostra Polizia locale di inviarmi un report completo – ha dichiarato il primo cittadino, Vincenzo Sessa – Contesteremo ai responsabili ed all’organizzazione tutte le violazioni di legge e le sanzioni relative perché non passi il concetto che chiunque può fare il proprio comodo nella nostra città infischiandosene delle regole, delle leggi e delle norme».
Invece di scusarsi Pandetta –originario di Catania e noto in ambito napoletano, in passato ha fatto parlare di sé non soltanto per la sua musica, ma anche per precedenti di polizia legati alla droga (era stato condannato per spaccio lo scorso mese di luglio nell’ambito dell’operazione Double Track) e per essere il nipote del boss ergastolano Turi Cappello – ha realizzato una diretta fb affermando che i camorristi “sono solo poveri padri che hanno sbagliato e sono lontani da casa, non sono delinquenti e saranno perdonati da Dio”.
Fonte LiraTv