Mentre il numero di contagi inizia a aumentare sensibilmente, a mettere in guardia sono il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I primi rilevamenti per la stagione in corso indicano la co-circolazione di virus influenzali di tipo A (71%) e B (29%) nella regione europea dell’Oms. In questa fase iniziale della stagione influenzale europea, “non vi sono prove di un significativo eccesso di mortalità”.
Tuttavia, il virus dell’influenza di tipo A (H3N2) è tipicamente associato a gravi impatti sulla salute tra persone di 60 anni e oltre, come osservato nelle precedenti stagioni”.
Fonte ReteNews24