Si è spenta stamani dopo aver ceduto a quella malattia invasiva contro la quale combatteva da tempo che l’aveva ma che non ne aveva mai scalfito la tempra.
E’ stata assidua e appassionata frequentatrice di Ravello dove con il marito, il dottor Giulio Corrivetti, direttore dell’Unità Operativa di Salute Mentale dell’ASL di Salerno, trascorreva lunghi e continui periodi dell’anno.
I tavoli del bar “Il Panino” della piazza Vescovado nelle lunghe sere estive, al termine degli spettacoli del Ravello Festival, erano il punto di ritrovo per la comitiva culturale di Mimmo De Masi, Tonino Oddati, Gino Caruso, (e consorti) di cui i Corrivetti facevano parte.
Donna elegante, affabile e radiosa, studiosa attenta, Giovanna Sessa ha dedicato la sua esistenza, attraverso l’attività professionale, alla tutela e valorizzazione del nostro patrimonio storico e d’arte. In particolare si era distinta per l’organizzazione di mostre ed eventi d’arte moderna in luoghi storici.
Il Vescovado
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