Con il decreto legislativo n. 228/01 le Regioni hanno avuto la possibilità di individuare e, successivamente, promuovere l’organizzazione di sistemi locali e produttivi particolarmente caratterizzati dalla presenza di attività agroalimentari e da un territorio con forti elementi di ruralità.
Tutte caratteristiche peculiari insite nella nostra Piana del Sele dove si producono eccellenze rinomate sia in ambito nazionale che internazionale dalla mozzarella di bufala campana, ai carciofi, ai pomodori, alle fragole, ai prodotti di IV gamma, che contribuiscono in maniera rilevante alla crescita del PIL ebolitano, provinciale, regionale e nazionale.
Una novità di grande interesse che sarebbe un elemento fondante delle politiche di rinnovamento dello sviluppo agricolo e rurale in genere.
La gran parte delle attività sui distretti, si è tradotta per lo più in produzioni legislative e molta attività accademico-intellettuale ora è il momento di cambiare rotta.
Il mondo agricolo chiede ed ha bisogno di altro di concretezza e velocità nei processi di creazione e riconoscimento di questi nuovi ed utilissimi soggetti locali, i distretti appunto, per i quali bisogna attivarsi per sfruttare al meglio finanziamenti europei dedicati fondamentali per consentire alle nostre imprese del settore di diventare sempre più moderne e più competitive.
E in questo confidiamo nella fattiva collaborazione dell’On.le Ferrandino, che ringraziamo, particolarmente sensibile ai processi di sviluppo in atto sui nostri territori.
Inoltre il comparto primario chiede alla Regione Campania di potersi ammodernare sfruttando al massimo le risorse comunitarie destinate a questo settore tra cui i fondi per il PSR che producono ricadute importanti sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità delle produzioni agricole e agroindustriali realizzate.
Importanti risultati sono stati raggiunti in tal senso grazie alla realizzazione degli investimenti con i bandi del 2016 e 2017 ma c’è bisogno, caro Luca e Franco, di un ulteriore sforzo dobbiamo ricercare nuove risorse finanziarie per cercare di dare nuove opportunità di crescita alle numerose aziende che hanno presentato istanze di finanziamento con i bandi del 2018 per la misure 4.1.1 e soprattutto le misure 6.1.1 e 4.1.2 il cosiddetto pacchetto giovani, molti dei quali vedo presenti in sala, che hanno creduto in queste misure, hanno investito il loro tempo, le loro energie e le proprie risorse e che a nostro avviso non possiamo deludere e ne abbandonare se vogliamo farli rimanere e vogliamo farli investire sul nostro territorio.
Tornando ai distretti il Regolamento regionale – costituito da 15 articoli – individua i requisiti necessari per il riconoscimento dei distretti rurali e agroalimentari dì qualità e definisce il procedimento di riconoscimento di un distretto, che si articola in tre fasi distinte: individuazione, costituzione e definizione della forma giuridica e riconoscimento vero e proprio, che avverrà con delibera di Giunta regionale dopo l’attività istruttoria posta in essere dagli uffici dell’assessorato all’Agricoltura.
In particolare, il Regolamento affida la proposta di individuazione di un distretto ad un Comitato promotore rappresentativo del tessuto socio-economico territoriale e della filiera di riferimento.
In virtù ciò ci facciamo promotori di questo Comitato per stimolare e favorire la nascita del distretto rurale e dei distretti agroalimentari di qualità nella Piana del Sele un area a forte vocazione agricola e agroindustriale che ha bisogno per crescere, svilupparsi e diventare più competitiva sui mercati nazionali e internazionali di finanziamenti agevolati dedicati sfruttando questa straordinaria opportunità offerta dalla Comunità Europea.
I distretti consentiranno all’amministrazione regionale una programmazione più efficace di azioni che migliorino la competitività di uno specifico comparto dell’agroalimentare o di un territorio nel suo complesso. In pratica, sarà possibile implementare politiche ancora più incisive anche in vista della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali per lo sviluppo rurale, che vede la Regione Campania già al lavoro per ottenere nuove concessioni e maggiori risorse che sono un opportunità per favorire i processi di crescita dei nostri territori a forte vocazione agricola e agroindustriali.
In questo solco tracciato dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania dobbiamo muoverci tutti insieme, ognuno per il proprio ruolo.
Tutti gli attori in campo sono stati invitati e hanno dato la loro adesione al convegno di venerdì 03 Gennaio dagli Enti locali, alle organizzazioni professionali, alle OP, ai consorzi, con essi dobbiamo a nostro avviso attivarci svolgendo tutti insieme, la politica in primis, una funzione di indirizzo e coordinamento dei processi di costituzione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità indispensabili strumenti per accelerare i processi di crescita e di sviluppo del comparto agricolo e con esso dell’intera Piana del Sele e della Campania intera.
Capogruppo PD Eboli
Dott. Pasquale Infante
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