La proposta di Paola Pisano, ministro dell’ Innovazione e della Digitalizzazione di “avere un’unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, che potrebbero essere utilizzate per accedere anche ai servizi privati” ha infiammato i social e il dibattito politico. La tanto attesa rivoluzione digitale, a cui sta lavorando con il nuovo ministero voluto dal governo Conte bis, ha subito scatenato polemiche. Su Twitter, ad esempio, l’hashtag #Pisano è schizzato in cima alle tendenze grazie ai cinguettii indignati di migliaia di profili che accusano la ministra di voler far recitare alle istituzioni un ruolo di garante delle identità degli utenti sul web che però non gli compete. «Per esempio – ha continuato al microfono di Radio1 la Pisano – user e password potrebbero essere utilizzate per i nostri conti in banca, prenotare un’auto in sharing, andare al cinema, comprare su Amazon». In pratica gli account «dovrebbero essere dati dallo Stato» perché «è lo Stato l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino».
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