Ma, in tutta onestà, si ammette che la svolta ancora non c’è. E che nonostante quattro anni fa anche il Coni avesse strombazzato un progetto di finanza per trasformare lo scheletro in cemento firmato Tobia Scarpa in un PalaEventi, quella proposta non è mai stata formalizzata e – dunque- è rimasta lettera morta.
Eppure, quattro anni fa sembrava fatta, con quel masterplan proposto da alcuni privati che prevedeva 20mila mq di parcheggi, locali tecnici, un centro fisioterapico e riabilitativo, una palestra fitness/centro benessere, una piscina, tre campi polivalenti, due palestre, un centro commerciale e un ristorante/bar/sala di attesa e altri cinque piani con centri di formazione, sei campi da tennis.
Il “Palaeventi” proposto dai privati e sponsorizzato dal Coni nazionale includeva 4 mila posti, la foresteria con 58 camere e la Back Area da svilupparsi su un’area di 7 mila mq. Il progetto di finanza, illustrato nella primavera del 2016, incassò la benedizione del presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, che parlò di una struttura «per fare attività tutti i giorni, in maniera semplice e amatoriale, però disponibile per competizioni di tennis, pallavolo internazionale e gare di pallamano».
Il Comune di Salerno salutò positivamente l’iniziativa collocata nel cuore dello sviluppo urbano della zona orientale della città, ma poi non se n’è fatto nulla. I privati, infatti, dopo aver lanciato il progetto non lo hanno mai formalizzato.
Una cosa è certa: dell’ambizioso progetto originario firmato dall’archistar Scarpa (la cui difficile realizzazione ha lasciato sul campo più di una ditta fallita dopo i ribassi proposti per vincere gli appalti), rimarrà ben poco. Se qualcosa si farà, avrà una dimensione ed una portata più sostenibili.
Fonte: LIRATV