Già da dicembre, come riporta “Il Mattino”, i rianimatori in servizio a Cava de’ Tirreni e nella valle dell’Irno, sono costretti a coprire anche il presidio a Castiglione di Ravello. Questa decisione, conseguenziale alla mancanza di fondi specifici e che certamente provocherà non pochi disagi all’efficienza del presidio cavese, è stata presa dall’azienda ospedale del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.
All’indomani di questo trasferimento, gli anestesisti cavesi hanno inviato una lettera ai dirigenti dell’azienda ospedaliera salernitana e al capo del dipartimento, in cui precisano che questa decisione è stata presa senza chiarire i criteri di mobilità e la suddivisione di partecipazione dei diversi presidi è iniqua e non proporzionale al numero dei dipendenti dei diversi ospedali.